video suggerito
video suggerito

La storia di Lawrence, affetto da diabulimia: “Non assumevo la mia insulina per dimagrire”

Lawrence Smith è un ragazzo scozzese di 32 anni che convive con il diabete di tipo 1 da quando era bambino. Durante l’adolescenza ha sviluppato un disturbo del comportamento alimentare che può colpire chi come lui è affetto da questo tipo di diabete: la diabulimia.
0 CONDIVISIONI
Immagine

Esiste un disturbo del comportamento alimentare di cui si parla davvero poco, nonostante le gravi possibili conseguenze che potrebbe avere sulla vita di chi ne soffre. Si chiama diabulimia e colpisce le persone, soprattutto in adolescenza, affette da diabete di tipo 1, che per perdere peso decidono di ridurre l'insulina.

Lawrence Smith è un ragazzo scozzese di 32 anni che convive con il diabete di tipo 1 da quando era bambino. A differenza di quello di tipo 2, infatti questo tipo di diabete tende a manifestarsi – spiega Humanitas – soprattutto durante l'infanzia e l'adolescenza. Si manifesta con l'assenza di insulina, che viene distrutta da degli autoanticorpi, anche se non sono ancora chiari quali siano i fattori scatenanti. Per questo di chi ne è affetto deve ricorrere alla somministrazione di insulina, attraverso iniezioni cutanee oppure con sistemi di infusione continua.

Come molti altri ragazzi affetti da diabete di tipo 1, quando era poco più che un adolescente Lawrence si è ammalato di diabulimia. "Ho smesso di vedere il cibo come una necessità o un piacere, è diventato letteralmente il mio nemico", ha raccontato alla Bbc con l'obiettivo di sensibilizzare su questa malattia, ancora troppo poco nota rispetto agli altri disturbi del comportamento alimentare, ma non per questo meno pericolosa.

La storia di Lawrence con il diabete di tipo 1

"Il rischio con il diabete di tipo 1 è che le cose possono aggravarsi in tempi davvero rapidi, con conseguenze anche gravi per la vita della persona che ne soffre. Per questo motivo, dal momento della diagnosi – spiega Lawrnece – ti dicono: "Il cibo è la cosa più importante della tua vita. Quando da bambino andavo alle feste di compleanno dei miei amici, i genitori degli altri bambini dovevano conoscere la mia condizione. Questo significa che quando ti presentano a qualcuno, la prima cosa che dicono è "Lui è Lawrence, ha il diabete", non "Lui è Lawrence, è divertente" o "Lui è Lawrence e ha paura delle altezze". Come se – spiega il ragazzo, ora guarito dalla diabulimia – il diabete fosse ciò che definisce, prima di ogni cosa".

Perché è importante parlare di diabulimia

Sebbene non se ne parli molto, la diabulimia è più diffusa di quanto si possa pensare. Secondo una nuova ricerca dell'Healthcare Improvement Scotland più di un terzo dei pazienti con diabete di tipo 1 può sviluppare un qualche disturbo del comportamento alimentale.

Dato che la somministrazione di insulina è l'unica terapia oggi disponibile per le persone affette da diabete 1 è fondamentale intercettare sul nascere i segnali precoci della diabulimia. Oltre all'impatto sulla salute mentale, questo disturbo, e quindi l'assunzione ridotta dell'insulina, può avere conseguenze, anche gravi, sulla salute fisica. Lawrence lo ha vissuto in prima persona, finendo in diverse occasioni ricoverato nei servizi di riabilitazione.

I segnali della diabulimia

Per questo le nuove linee guida pubblicate dall'Healthcare Improvement Scotland raccomandano ai professionisti sanitari che lavorano con i pazienti affetti da diabete di tipo 1 di non sottovalutare quei segnali che potrebbero indicare l'inizio di un disordine alimentare. Questi comprendono sintomi fisici come presenza di ipoglicemia o basso BMI (indice di massa corporea), ma anche avvisaglie comportamentali, come un'eccessiva preoccupazione per il proprio peso e il proprio aspetto fisico.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views