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La stella che nasce a 450 anni luce dalla Terra, la foto del telescopio Webb mostra dettagli senza precedenti

La straordinaria immagine di HH 30, una giovane stella appena formata che si trova nella costellazione del Toro, ancora immersa nella nebulosa da cui nasceranno i pianeti: scattata dal telescopio spaziale James Webb, la foto è stata scelta come immagine del mese.
A cura di Valeria Aiello
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L'immagine di HH 30, la nebulosa associata a una stella appena nata nella costellazione del Toro, ottenuta dal telescopio spaziale James Webb / Credit: NASA/ESA/CSA
L'immagine di HH 30, la nebulosa associata a una stella appena nata nella costellazione del Toro, ottenuta dal telescopio spaziale James Webb / Credit: NASA/ESA/CSA

Una nuova e straordinaria foto di HH30, una splendida stella appena nata a 450 anni luce dalla Terra, nella costellazione del Toro, sta offrendo una vista mozzafiato del processo di formazione dei pianeti: scattata dal telescopio spaziale James Webb, la foto è stata scelta come nuova immagine del mese dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) per i suoi dettagli senza precedenti, di particolare interesse per gli astronomi che studiano l’evoluzione dei sistemi stellari.

La HH30, nello specifico, è un oggetto di tipo Herbig-Haro, una stella pre-sequenza principale ancora immersa in una nebulosa di gas e polvere, dove i getti di gas ionizzato che fuoriescono dalla stella appena nata si scontrano con il materiale interstellare circostante, fino a diventare luminescente. “HH 30 è un esempio di dove questo gas che fuoriesce assume la forma di un getto stretto – spiegano gli astronomi – . La stella sorgente si trova su un’estremità del getto, nascosta dietro il disco protoplanetario che la stella sta illuminando”.

La foto della stella HH 30 scattata dal telescopio James Webb

Le stelle come HH 30, sono oggetti che si formano per collasso gravitazionale di nubi di gas interstellare che, durante le prime fasi della pre-sequenza principale presentano un disco circumstellare, che è il sito dove si formano di pianeti. Il disco protoplanetario di HH 30 è considerato “il prototipo di un disco visto di taglio, grazie alla sua precoce scoperta con il telescopio spaziale NASA/ESA Hubblehanno precisato gli astronomi, che hanno utilizzato il telescopio spaziale James Webb per studiare questo disco in modo senza precedenti.

Combinando le osservazioni di Webb con i dati ottenuti dal telescopio spaziale Hubble e dall’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA), i ricercatori hanno infatti potuto studiare il sistema a diverse lunghezza d’onda.
In particolare, i dati a lunghezza d’onda lunga dell’ALMA hanno permesso di tracciare la posizione dei granelli di polvere di dimensioni millimetriche, che si trovano in una regione stretta nel piano centrale del disco, mentre i dati a infrarossi a lunghezza d’onda più corta di Webb hanno rivelato la distribuzione di granelli di polvere più piccoli, larghi appena un milionesimo di metro (circa le dimensioni di un singolo batterio).

Questi granelli più piccoli sono molto più diffusi, mentre quelli più grandi sono concentrati nelle porzioni più dense del disco, come dettagliato nello studio pubblicato su The Astrophysical Journal.

Queste osservazioni mostrano che i grandi granelli di polvere devono migrare all’interno del disco e depositarsi in uno strato sottile – hanno osservato gli astronomi – . La creazione di questo strato stretto e denso di polvere è una fase importante nel processo di formazione dei pianeti: in questa regione densa, i grani di polvere si raggruppano per formare ammassi più grandi e, infine, pianeti stessi”.

Oltre al comportamento dei granelli di polvere, i dati hanno rivelato l’esistenza di più strutture distinte, che sono annidate l’una nell’altra: il getto di gas ad alta velocità che emerge dallo stretto disco centrale è infatti circondato da un deflusso più ampio a forma di cono, a sua volta racchiuso da un’ampia nebulosa che riflette la luce della giovane stella che nascosta nel disco. “Nell’insieme – hanno concluso gli studiosi – questi dati rivelano che HH 30 è un luogo dinamico, dove minuscoli granelli di polvere e massicci getti svolgono un ruolo nella formazione di nuovi pianeti”.

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