La Starship esplode sulle Bahamas, pioggia di detriti come un Armageddon: le immagini spettacolari

Nella notte tra il 6 e il 7 marzo la navicella Starship di SpaceX è esplosa pochi minuti dopo il decollo sopra l'Oceano Atlantico, regalando – si fa per dire – uno spettacolo suggestivo nel cielo delle Bahamas. I detriti del colossale velivolo, infatti, hanno inondato la volta celeste con una cascata di scie luminose e fiammeggianti dal sapore hollywoodiano. Come mostrano i video virali della deflagrazione sembra di trovarsi innanzi a una minacciosa pioggia di meteoriti, o peggio, a un attacco missilistico da parte di un Paese ostile. Non c'è da stupirsi che molte persone che assistono a simili eventi si preoccupino e chiamino subito le autorità.
Fortunatamente anche in questo caso si è trattato “solo” dell'esplosione di un grande veicolo spaziale in atmosfera, la seconda nel giro di poco più di un mese per Starship. L'esito dell'ottavo volo della gigantesca navicella spaziale – progettata per condurci in futuro su Marte – è stato analogo a quello della notte tra il 16 e il 17 gennaio, quando la Starship è deflagrata nel cielo. Come in quel caso, il razzo lanciatore Super Heavy è riuscito a tornare al suolo indenne con una spettacolare manovra di rientro presso la base spaziale di SpaceX “Starbase”, in Texas.
Ma cosa è successo esattamente? A spiegarlo la compagnia aerospaziale privata di Elon Musk in un post pubblicato su X poco dopo l'esplosione sulle Bahamas: “Durante la combustione ascendente di Starship, il veicolo ha subito un rapido disassemblaggio non programmato e il contatto è stato perso. Il nostro team ha immediatamente iniziato a coordinarsi con i responsabili della sicurezza per implementare risposte di emergenza pianificate in anticipo. Esamineremo i dati del test di volo di oggi per comprendere meglio la causa principale. Come sempre, il successo deriva da ciò che impariamo e il volo di oggi offrirà ulteriori lezioni per migliorare l'affidabilità di Starship”.
Nel caso dell'incidente del settimo volo gli ingegneri di SpaceX avevano determinato che a provocare l'esplosione erano state perdite di propellente che hanno innescato gravi incendi sulla navicella, fino a provocarne la distruzione. La dinamica del nuovo incidente sembra la stessa, dato che l'esplosione si è verificata più o meno nello stesso momento del volo, sebbene non sia ancora possibile dire cosa è accaduto con sicurezza. L'unica certezza è la parziale riuscita del test – con il nuovo atterraggio del Super Heavy – e la raccolta di nuovi e preziosi dati per perfezionare i prossimi lanci. Le missioni spaziali sono estremamente complesse e quelli che possono sembrare dei totali fallimenti portano in dote dei successi (più o meno significativi) che permettono quasi sempre di salire qualche gradino in più, sino al successo.
Il velivolo, alto ben 123 metri, aveva effettuato il lift off dal sito lancio di lancio a Boca Chica (Texas meridionale) alle 18:30 EST del 6 marzo, mezzanotte e trenta minuti del 7 marzo in Italia. Pochi minuti dopo il gigantesco razzo Super Heavy si è sganciato ed è rientrato alla base con una spettacolare manovra, venendo “abbracciato” dalle lunghe appendici della torre di lancio chiamata Mechazilla, come mostrano i video di SpaceX. È la terza volta che riesce questo tipo di rientro e può considerarsi l'elemento di maggior successo dell'ottavo test di volo di Starship.
Dopo la separazione dal booster, Starship (che da sola è alta più di 50 metri) ha continuato a sorvolare l'Oceano Atlantico, dove avrebbe dovuto dispiegare alcuni finti satelliti per simulare il rilascio di un carico utile; tuttavia durante il sorvolo c'è stato un problema critico ai motori raptor e la navicella ha iniziato a ruotate, facendo perdere rapidamente i contatti con il controllo di terra. Le immagini diffuse sui social mostrano chiaramente che è esplosa in aria, generando l'incredibile pioggia di detriti infuocati.
Lo spettacolo è stato molto simile a quello osservato dopo l'esplosione di altri razzi. Starship avrebbe dovuto ammarare entro un'ora dal decollo nel cuore dell'Oceano Indiano. La speranza degli ingegneri di SpaceX è di capire esattamente cosa è accaduto al sistema di propulsione e correggere il tiro per il prossimo lancio di prova. Come affermato da Dan Huot di SpaceX durante la diretta del lancio, c'è ancora "molto da imparare" su questo nuovo e potentissimo veicolo spaziale, che giocherà un ruolo fondamentale sia per la riconquista della Luna nel contesto del programma Artemis che per le prime missioni umane su Marte.