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Guerra in Ucraina

La Russia non abbandonerà l’astronauta della NASA sulla Stazione Spaziale Internazionale

L’astronauta della NASA Mark Vande Hei potrà rientrare sulla Terra il 30 marzo a bordo di una navetta soyuz. Lo ha annunciato l’agenzia spaziale russa Roscomos.
A cura di Andrea Centini
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Credit: NASA
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La Roscomos, l'Agenzia spaziale russa, ha annunciato che non abbandonerà l'astronauta americano della NASA Mark Vande Hei a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). La precisazione, rilanciata dall'agenzia di stampa statale TASS, si è resa necessaria per i timori sollevati a seguito dei continui attacchi di Dmitry Rogozin – il direttore generale della Roscomos – agli Stati Uniti, secondo il quale le sanzioni imposte alla Russia per la guerra in Ucraina potrebbero portare alla caduta incontrollata del laboratorio orbitante. Ad amplificare le preoccupazioni anche un video grottesco e vagamente minaccioso di RIA Novosti, un'altra agenzia di stampa governativa russa; nelle immagini costruite ad arte si vede il modulo russo della ISS (che controlla la propulsione) mentre si sgancia dal resto della stazione spaziale, lasciando l'astronauta americano alla deriva fino alla perdita di quota del laboratorio orbitante e al rientro catastrofico nell'atmosfera terrestre. Ora la precisazione della Roscomos.

Nel comunicato si legge che l'astronauta statunitense Mark Vande Hei rientrerà sulla Terra il 30 marzo come previsto, a bordo della navicella spaziale Soyuz MS-19 assieme ai colleghi russi Anton Shkaplerov e Pyotr Dubrov. “Roscosmos non ha mai permesso a nessuno di dubitare della sua affidabilità come partner”, aggiunge l'agenzia spaziale, nonostante i messaggi provocatori delle ultime settimane. Proprio Rogozin aveva incalzato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, scrivendogli su Twitter se avesse voluto prospettare la caduta di un oggetto da 500 tonnellate sul territorio della Cina o dell'India. Sulla scorta di questa serie di minacce il canale americano Fox News aveva indicato in una trasmissione che la Russia avrebbe potuto lasciare indietro l'astronauta americano.

Vande Hei, 55 anni e padre di due figli, era partito alla volta del laboratorio orbitante il 9 aprile 2021 a bordo della Sojuz MS-18, per prendere parte alla missione di un anno Expedition 65. A seguito del conflitto in Ucraina i rapporti tra Stati Uniti e Russia si sono deteriorati a tal punto da mettere in discussione la collaborazione nella gestione della stazione spaziale. Le sanzioni dell'Occidente alla Russia colpiscono infatti molto duramente il settore tecnologico e quello aerospaziale; senza rifornimenti e alla luce del controllo della Russia del modulo propulsivo, possono infatti sorgere problemi significativi per la ISS (Rogozin ha "giocato" proprio su questo), sebbene sia possibile mantenerla in orbita anche nel caso in cui la Russia dovesse tirarsi indietro. La NASA ha sottolineato più volte che la collaborazione con la Roscomos sarebbe andata avanti senza problemi – presto ospiterà due cosmonauti russi presso il centro di addestramento a Houston -, ma i toni hanno continuato ad alzarsi giorno dopo giorno. Nel nuovo comunicato la Roscomos ha ribadito che la sicurezza dell'equipaggio della ISS “è sempre stata la sua massima priorità”, pertanto Vande Hei potrà tornare regolarmente a casa come previsto. Il rientro sulla Terra è atteso per mercoledì 30 marzo, dopo una lunghissima permanenza fra le stelle.

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