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La qualità dello sperma rivela la durata della vita negli uomini: “Indica quanto tempo in più possono vivere”

Gli uomini con un numero totale di spermatozoi mobili superiore a 120 milioni possono aspettarsi di vivere da due a tre anni in più rispetto agli uomini con una conta compresa tra 0 e 5 milioni: secondo i ricercatori, la scoperta di un’associazione tra scarsa qualità dello sperma e una più bassa aspettativa di vita potrebbe avere il potenziale per identificare problemi di salute in uomini apparentemente sani ma che hanno un più alto rischio di sviluppare determinate malattie più avanti nella vita.
A cura di Valeria Aiello
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Un nuovo studio scientifico ha scoperto che la qualità dello sperma può essere un indicatore sorprendentemente preciso dell’aspettativa di vita negli uomini. La ricerca, condotta da esperti in biologia e salute riproduttiva, ha esaminato l’associazione tra la qualità dello sperma e durata della vita, rivelando che uomini con un numero totale di spermatozoi mobili superiore ai 120 milioni tendono a vivere dai 2 ai 3 anni in più rispetto agli uomini con una conta compresa tra 0 e 5 milioni.

Secondo i ricercatori, guidati dalla dottoressa Lærke Priskorn e dall’andrologo Niels Jørgensen del Dipartimento di Crescita e Riproduzione dell’Ospedale universitario di Copenaghen-Rigshospitalet, in Danimarca, l’associazione tra scarsa qualità dello sperma e una più bassa aspettativa di vita non era riconducibile ad alcuna malattia nei dieci anni precedenti la valutazione, suggerendo che un basso numero di spermatozoi mobili possa essere un indicatore di altri fattori sottostanti che influenzano sia la fertilità che la salute generale.

Ciò potrebbe avere il potenziale per rilevare problemi di salute al momento in cui gli uomini esaminano la qualità del loro spermahanno spiegato gli studiosi – . Potremmo identificare sottogruppi di uomini con una qualità dello sperma compromessa che sono apparentemente sani quando viene valutata la loro qualità dello sperma, ma che sono a maggior rischio di sviluppare determinate malattie più avanti nella vita”.

Lo studio su qualità dello sperma e durata della vita negli uomini

La qualità dello sperma può predire la durata della vita negli uomini, rivelandosi un indicatore prezioso nell’identificazione di problemi di salute in persone apparentemente sane.

Nello studio, che ha preso in esame i dati 78.284 uomini la cui qualità dello sperma è stata valutata tra il 1965 e il 2015 presso il laboratorio pubblico di analisi dello sperma di Copenhagen, i ricercatori hanno calcolato l’aspettativa di vita degli uomini in base alla qualità del loro sperma – definita come volume dello sperma, la concentrazione dello sperma e la percentuale di spermatozoi mobili e di forma normale – confrontando queste informazioni i dati contenuti nei registri danesi sui decessi per qualsiasi causa che si sono verificati tra i partecipanti in almeno 10 anni.

Da questa analisi è emerso che gli uomini con numero totale di spermatozoi mobili superiore a 120 milioni vivevano 2,7 anni in più rispetto agli uomini con una conta totale di motilità compresa tra 0 e 5 milioni. “Più bassa era la qualità dello sperma, più bassa era l'aspettativa di vita” hanno precisato gli studiosi, calcolando che un uomo con una motilità degli spermatozoi estremamente scarsa potrebbe vivere fino a 77,6 anni, mentre un uomo con una motilità degli spermatozoi estremamente elevata potrebbe vivere fino a 80,3 anni.

I ricercatori non hanno valutato se la scarsa qualità dello sperma fosse associata a decessi precoci per cause particolari, come cancro o malattie cardiache, né è stato possibile distinguere se il basso numero di spermatozoi mobili fosse dovuto a problemi di salute riproduttiva o altri motivi.

Abbiamo condotto questo studio per testare l’ipotesi suggerita da precedenti ricerche, che hanno mostrato che l’infertilità maschile e una qualità inferiore dello sperma potevano essere associate alla mortalità – ha aggiunto il dottor Priskorn – . Allo stesso tempo abbiamo ottenuto una stima assoluta di quanto la qualità dello sperma preveda la durata della vita di un uomo e verificato se le malattie diagnosticate prima della valutazione della qualità dello sperma potessero spiegare parte dell’associazione riscontrata”.

La ricerca non ha tuttavia rilevato che l’associazione potesse essere spiegata da alcuna malattia nei dieci anni precedenti la valutazione della qualità dello sperma, suggerendo tuttavia che le valutazioni della fertilità condotte quando gli uomini sono relativamente giovani potrebbero essere un’opportunità per rilevare e mitigare i rischi di altri problemi di salute a lungo termine. I risultati dello studio sono stati dettagliati in un articolo di ricerca pubblicato sulla rivista Human Reproduction.

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