La prima foto del lander giapponese SLIM sulla Luna mostra cos’è andato storto
La prima foto del lander giapponese SLIM, atterrato sulla Luna sabato 19 gennaio, rivela qual è stata la causa del problema che ha impedito ai pannelli solari del veicolo di generare l’energia necessaria al suo funzionamento. L’immagine, scattata da Sora-Q, il mini robot espulso pochi istanti prima dell’allunaggio, e trasmessa alla Terra da un secondo robot espulso, il Lunar Excursion Vehicle 1, o Lev-1, che comunica con il controllo della missione indipendentemente da SLIM, ha mostrato che il lander si è ribaltato su un fianco, risultando ruotato di 90 gradi rispetto alla posizione corretta.
La causa del problema al lander giapponese SLIM sulla Luna
Il lander giapponese SLIM (Smart Lander for Investigating Moon), lanciato il 6 settembre 2023 e atterrato sulla Luna dopo un viaggio di più di quattro mesi, ha mostrato “un’anomalia nel motore principale, che ha influenzato l’assetto della navicella durante allunaggio” spiega l’Agenzia spaziale giapponese (JAXA). Uno dei due grandi propulsori di SLIM avrebbe quindi smesso di funzionare durate la discesa e, secondo l’ipotesi formulata dalla stessa JAXA – che sembra essere confermata dalla prima foto scattata da Sora-Q – il lander non è atterrato correttamente, finendo per ribaltarsi di lato.
“La velocità di discesa al momento del contatto con il suolo era di circa 1,4 m/s o meno, che era inferiore all’intervallo di progetto, ma condizioni come la velocità laterale e l’assetto erano al di fuori dell’intervallo di progetto – ha aggiunto l’Agenzia spaziale – . Si ritiene che ciò abbia provocato con un comportamento diverso da quello previsto. Ora stiamo indagando sulla perdita della funzionalità del motore principale, tenendo conto anche di fattori esterni oltre al motore stesso, con l’intenzione di determinare la causa del problema”.
Tutto ciò spiegherebbe le difficoltà nel generale l’energia necessaria al funzionamento di SLIM: poggiando su un fianco, i pannelli solari del veicolo sono orientati in modo tale da non ricevere la luce del Sole.
Il tentativo del Giappone di salvare la missione SLIM
L’Agenzia spaziale giapponese potrebbe ancora riuscire a salvare la missione del suo lander lunare. Non riuscendo a generare energia, per evitare che il sistema di batterie di SLIM si scaricasse completamente, dopo meno di tre ore dall’atterraggio, gli ingegneri di controllo della missione hanno deciso di mettere in stand-by in veicolo. “La batteria è stata scollegata secondo le nostre procedure, con il 12% di carica rimanente, al fine di evitare una situazione in cui il riavvio (del lander, ndr) sarebbe ostacolato” aveva precisato JAXA dopo l’intervento.
Prima dell’ibernazione, il team è comunque riuscito ad acquisire una serie di immagini della superficie lunare, scattate dalla telecamera di bordo a infrarossi, nonché i dati della sua discesa sulla superficie lunare, mostrando che il lander si trova su un pendio, circondato da piccole rocce, alle pendici del cratere equatoriale Shioli. “L’analisi dei dati acquisiti prima dello spegnimento ha confermato che Slim ha raggiunto la superficie della Luna a circa 55 metri a est dal sito di atterraggio originario” aveva precisato la JAXA, riuscendo comunque a completare l’allunaggio che ha reso il Giappone il quinto paese a completare un atterraggio morbido sulla Luna, dopo Stati Uniti, Russia, Cina e India.
Ora, la speranza è che nel luogo di atterraggio di SLIM – dove attualmente è “mattina” – con il trascorrere del giorno lunare (che dura circa un mese terrestre, di cui due settimane sono di luce prima che il Sole tramonti a ovest per due settimane di buio) ci si trovi in una situazione per cui l’angolo di illuminazione sia tale da poter risvegliare il veicolo. Se, come appare, i pannelli solari puntano verso ovest, potrebbe quindi essere necessario attendere fino al “pomeriggio lunare” prima che le celle catturino abbastanza luce da riuscire a ricaricare il sistema di batterie.