La prima corsa di spermatozoi al mondo ha un vincitore: le immagini della “sperm race”

Hollywood Palladium, Los Angeles. La sera del 25 aprile in un palazzetto che di solito ospita concerti si affrontano due ragazzi vestiti da pilota. Gli organizzatori l’hanno definita la prima “corsa di spermatozoi al mondo”. Due sfidanti, due campioni di sperma, e un circuito lungo circa 20 centimetri da affrontare. Tutto proiettato in diretta da un microscopio che ingrandisce ogni dettaglio della gara.
L’evento è stato organizzato da quattro giovani imprenditori. Secondo il The Telegraph hanno messo insieme circa 1,5 milioni di dollari per organizzare la gara. I due sfidati erano Asher Proeger, 19 anni, e Tristan Milker, 20 anni, entrambi studenti universitari. Il vincitore è stato Tristan Milker che al momento su Instagram si definisce “Fertilità Athlete”.
Ora. È difficile che che la sperm race diventi a breve una disciplina olimpica ma il motivo per cui è stata organizzata non è del tutto cretino. Al netto di una buona dose di goliardia universitaria, uno degli organizzatori ha spiegato ai media che di fatto si tratta di un evento di sensibilizzazione sulla fertilità maschile.
Eric Zhu, 17 anni: “Ci potrebbe essere un futuro distopico in cui nessuno sarà in grado di avere bambini”. Zhu chiarisce però che questa campagna di sensibilizzazione non ha nulla a che fare con le posizioni di Elon Musk sulla fertilità: “Non ho niente a che fare con Elon Musk, che vuole ripopolare la Terra”. Recentemente sono emerse parecchi retroscena sulle strategie di paternità di Elon Musk.
Gli effetti dello stile di vita sulla fertilità maschile
Negli ultimi anni sono comparsi parecchi studi sull’infertilità maschile. Secondo un’indagine della School of Medicine at Mount Sinai di New York tra il 1973 e il 2018 la conta degli spermatozoi in tutto il mondo sarebbe crollata. La perdita dovrebbe essere dell’1,1 % all’anno. Parlando di numeri parliamo di una perdita da 101,2 milioni a 49 milioni per millilitro di sperma. Praticamente la metà. I motivi sono parecchi e probabilmente non tutti noti. Sicuramente influisce lo stile di vita, ma anche cibo, inquinamento atmosferico e presenza di microplastiche.