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Cambiamenti climatici

La perdita di ghiaccio in Antartide peggiorerà più di quanto visto fino ad oggi

Lo rileva un team internazionale di scienziati che ha valutato i recenti eventi estremi registrati nel continente e sottolineato la necessità di un’azione immediata e drastica per limitare il riscaldamento globale.
A cura di Valeria Aiello
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È “praticamente certo” che la futura perdita di ghiaccio in Antartide sarà peggiore dello sconvolgente calo osservato fino ad oggi. È questo l’avvertimento che arriva da un team internazionale di scienziati che, in un nuovo studio appena pubblicato sulla rivista Frontiers in Environmental Science, sottolinea la necessità di un’azione immediata e drastica per limitare il riscaldamento globale.

La nuova analisi valuta la vulnerabilità dei sistemi antartici, mettendo in evidenza quelli che sono stati i recenti estremi registrati nel continente, come i minimi storici raggiunti dal ghiaccio marino, il collasso delle piattaforme di ghiaccio e l’ondata di caldo più estrema mai registrata a livello globale, che si è verificata nell’Antartide orientale nel marzo 2022, quando sono state registrate anomalie della temperatura superficiale fino a 38,5 °C sopra la media.

I record per il ghiaccio marino antartico, che variano di anno in anno tra un minimo di febbraio e un massimo di settembre “sono crollati negli ultimi anni” ha affermato la coautrice dello studio, la dott.ssa Caroline Holmes, scienziata del clima polare presso il British Antarctic Survey di Cambridge, nel Regno Unito. “Una chiara metrica di come le cose stanno cambiando è rappresentata dal minimo estivo, che per tre volte ha segnato un nuovo record negli ultimi sette anni” ha precisato la climatologa nel corso di una conferenza stampa.

Nel luglio 2022, l’estensione del ghiaccio marino 2022 ha toccato il minimo storico per quel periodo dell’anno, ma questo calo è stato a sua volta battuto dal nuovo minimo registrato nel luglio di quest’anno, che è risultato “tre volte inferiore alla media rispetto a quello che abbiamo visto in precedenza” ha detto Holmes.

Estensione del ghiaccio marino antartico nel 2023 rispetto alla media 1981-2010. Zaccaria Labe
Estensione del ghiaccio marino antartico nel 2023 rispetto alla media 1981-2010. Zaccaria Labe

D’altra parte, lo scioglimento del ghiaccio terrestre antartico, che contribuisce all’innalzamento del livello del mare, ha contribuito a un aumento di 2,1 cm del livello medio globale del mare insieme alla perdita della calotta glaciale della Groenlandia. In particolare, il tasso di perdita del ghiaccio terrestre antartico “corrisponde al caso peggiore dell’IPCC”, il Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici delle Nazioni Uniti che ha stimato le perdite di ghiaccio previste in diversi scenari di emissioni di gas serra. “Le osservazioni mostrano che stiamo procedendo [lungo] la previsione più estrema di ciò che potrebbe accadere” ha aggiunto prof.ssa Anna Hogg School of Earth and Environment dell’Università di Leeds e coautrice dello studio.

Anche le piattaforme di ghiaccio, che delimitano tre quarti della costa antartica, si sono ritirate negli ultimi decenni. Ampie sezioni delle piattaforme di Larsen-A, Larsen-B e Wilkins “sono crollate catastroficamente” rispettivamente nel 1995, 2002 e 2008, osserva lo studio. Dal 2009 altre dieci piattaforme antartiche hanno subito importanti eventi di distacco. “Dovremmo essere profondamente preoccupati per l’ambiente dell’Antartide che negli anni sta subendo il continuo consumo di combustibili fossili” ha osservato l’autore principale dello studio, il prof. Martin Siegert dell’Università di Exeter.

Dato che un ulteriore riscaldamento globale di almeno 0,4°C è ormai inevitabile, per limitare il riscaldamento a 1,5 °C come previsto dall'accordo di Parigi, “è praticamente certo che i futuri eventi estremi in Antartide saranno più pronunciati di quelli osservati fino ad oggi” rilevano gli autori dello studio.

Il professor Tim Naish, direttore dell’Antarctic Research Center presso la Victoria University di Wellington, che non è stato coinvolto nella ricerca, ha affermato che il crescente verificarsi di eventi estremi in Antartide ha dimostrato che “la risposta politica finora è stata inadeguata per affrontare la crisi climatica”.

L’Antartide sta vivendo eventi sempre più estremi – ha affermato in una nota – . In alcuni casi ci stiamo avvicinando pericolosamente a punti di non ritorno, che una volta superati porteranno a cambiamenti irreversibili con conseguenze inarrestabili per le generazioni future”.

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