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La nebbia della Pianura Padana si vede dallo spazio: la foto del satellite NASA

Ottenuta dallo strumento MODIS del satellite Terra della NASA, l’immagine mostra la nebbia che in questi giorni sta interessando la Pianura Padana. A Milano, però, la situazione è diversa.
A cura di Valeria Aiello
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La nebbia della Pianura Padana vista dallo spazio. Credit: MODIS/NASA
La nebbia della Pianura Padana vista dallo spazio. Credit: MODIS/NASA

Un enorme banco di nebbia che, dal Piemonte all’Adriatico, avvolge tutta la Pianura Padana, e che si vede anche dallo spazio, come mostrato oggi, 29 gennaio 2024, dallo strumento MODIS a bordo del satellite Terra della NASA. L’immagine, disponibile grazie all’applicazione Worldview dell’Agenzia spaziale americana, rivela chiaramente qual è la situazione in Nord Italia: lo strato nebbioso ricopre le medio-basse pianure padane, con la città di Milano che riesce però a “bucarlo” quasi del tutto.

Nebbia su tutta la Pianura Padana, ma Milano la situazione è diversa

La formazione della nebbia sulla Pianura Padana dipende dalla particolare orografia di questo territorio: è circondato infatti da Alpi e Appennini, con il mare Adriaco come unico punto di apertura. Ciò crea una stagnazione dell’aria che durante l’inverno, in condizioni di alta pressione e quindi di bel tempo (come in questi giorni), favorisce la formazione della nebbia. A Milano, la situazione è però diversa: l’isola di calore del capoluogo lombardo riesce infatti a “bucare” lo strato nebbioso o meglio, non favorisce la formazione della nebbia, perché la differenza di temperatura tra aria e suolo è meno pronunciata.

L'isola di calore di Milano riesce a "bucare" lo strato nebbioso. Credit: MODIS/NASA
L'isola di calore di Milano riesce a "bucare" lo strato nebbioso. Credit: MODIS/NASA

Tutto dipende dalla presenza dell’asfalto, che trattiene in misura maggiore il calore del suolo, ma anche dalle diverse fonti di calore presenti in città, come gli impianti di riscaldamento. Oltre che ai livelli di smog, a partire da quelli di anidride carbonica (CO2) che portano a un riscaldamento complessivo dell’aria, riducendone l’umidità relativa: una delle due condizioni necessarie alla formazione della nebbia insieme al già citato divario di temperatura tra suolo e aria.

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