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La NASA “ritrova” Voyager 2: ora proverà a ripristinare i contatti

Passo in avanti nel recupero delle comunicazioni con la sonda spaziale che si trova oltre l’eliosfera. Captato un debole segnale: “È un po’ come sentire il suo ‘battito’”.
A cura di Valeria Aiello
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Un’illustrazione della navicella spaziale Voyager (NASA/JPL)
Un’illustrazione della navicella spaziale Voyager (NASA/JPL)

Dodici giorni dopo l’invio di istruzioni errate che hanno fatto perdere i contatti con la sonda Voyager 2, il Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA ha annunciato di aver captato un suo debole segnale, il che conferma che il veicolo spaziale è ancora operativo. “È un po’ come sentire il suo ‘battito’” spiegano gli ingegneri del JPL su Twitter, riportando che il rilevamento è avvenuto durante una scansione del cielo da parte del Deep Space Network, la rete internazionale di antenne radio, di cui alcune orbitano attorno alla Terra. “Il segnale è troppo debole per l’estrazione dei dati” ha aggiunto il JPL in una dichiarazione, ma il rilevamento conferma che la sonda Voyager 2 “avanza lungo la traiettoria pianificata”.

Lanciata quasi 50 anni fa, la sonda Voyager 2 si trova a quasi 20 miliardi di chilometri dalla Terra, oltre l’eliosfera. Le comunicazioni sono saltate il 21 luglio, dopo che il veicolo spaziale ha ricevuto una serie di comandi che hanno erroneamente fatto in modo che la sua antenna puntasse a 2 gradi dalla Terra, il che significa che il cosiddetto segnale portante – il flusso di dati inviati dal veicolo spaziale – è diretto “oltre la Terra” anziché verso le antenne del Deep Space Network (DSN).

Problemi di questo tipo non sono rari nell’esplorazione spaziale, per cui la sonda Voyager 2 è stata previamente programmata per reimpostare il suo orientamento più volte l’anno, al fine di mantenere la sua antenna puntata verso la Terra. Il prossimo orientamento automatico è pianificato per il 15 ottobre, ma gli ingegneri del JPL hanno deciso di provare a ripristinare in anticipo le comunicazioni. “Per fare ciò – precisano – verrà utilizzata un’antenna del DSN per ‘gridare’ il comando a Voyager di girare la sua antenna. Questo tentativo intermedio potrebbe non funzionare, nel qual caso il team attenderà che il veicolo spaziale reimposti automaticamente il suo orientamento in ottobre”.

Ad oggi, la sonda Voyager 2 è l’unico veicolo spaziale ad aver visitato quattro sistemi planetari (cinque se si conta la Terra) ed è grazie alla sua esplorazione e a quella della sua gemella Voyager 1 che negli ultimi decenni si è arrivati ad avere uno sguardo assolutamente inedito sul Sistema solare esterno. Voyager 2, in particolare, ha esplorato Giove e Saturno e, finora, è la sola navicella spaziale ad aver visitato Urano e Nettuno. Nel dicembre 2018, ha varcato la soglia dell’eliosfera, la bolla magnetica del Sole, e attualmente sta viaggiando nello spazio interstellare.

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