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La NASA programma il nuovo lancio di Artemis 1 sulla Luna per il 27 settembre

Lo ha comunicato l’Agenzia spaziale americana, che ha fissato la data del terzo tentativo dal Kennedy Space Center, in Florida, per martedì 27 settembre, durante una finestra di lancio di 70 minuti che si aprirà alle ore 11:37 EDT (le 17:37 in Italia).
A cura di Valeria Aiello
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L’attesissimo lancio della missione Artemis 1 sulla Luna dal Kennedy Space Center in Florida è stato riprogrammato per martedì 27 settembre 2022, durante una finestra di lancio di 70 minuti che si aprirà alle ore 11:37 EDT (le 17:33 in Italia). Lo ha comunicato la NASA, che ha rivisto le opportunità di lancio dell’enorme razzo Space Launch System (SLS) e della navicella spaziale Orion sulla base dello slittamento del test criogenico, una prova chiave del sistema di rifornimento, inizialmente previsto per il 17 settembre ma posticipato a non prima di mercoledì 21 settembre.

A che ora vedere il lancio della missione Artemis in Italia

Se il test criogenico darà gli esiti sperati, la NASA punterà a lanciare la missione lunare il 27 settembre, prevedendo un’opportunità di backup per il 2 ottobre. “Le date aggiornate rappresentano un’attenta considerazione di molteplici argomenti logistici, incluso il valore aggiuntivo di avere più tempo per prepararsi per il test criogenico e, successivamente, più tempo per prepararsi al lancio – spiega la NASA in una nota – . Le date consentono inoltre ai manager di garantire ai team un riposo sufficiente e di rifornire le scorte di propellenti”.

Gli orari specifici per le potenziali opportunità di lancio sono i seguenti:

  • Martedì 27 settembre: la finestra di lancio sarà di 70 minuti e si aprirà alle 11:37 EDT (le 17:37 in Italia).
  • Domenica 2 ottobre (in fase di revisione): la finestra di lancio sarà di 109 minuti e si aprirà alle 14:52 EDT (le 20:52 in Italia)

Cosa è successo dopo il rinvio del secondo tentativo

Durante lo scorso fine settimana, gli ingegneri e i tecnici della missione Artemis 1 hanno completato i lavori di riparazione nell’area della perdita di idrogeno che aveva causato il rinvio del secondo tentativo di lancio, ricollegando “le piastre lato terra e lato razzo sulla disconnessione rapida per la linea di alimentazione del carburante a idrogeno liquido dove due guarnizioni sono state sostituite la scorsa settimana” ha aggiunto la NASA. “Questa settimana, i team condurranno test in condizioni ambientali per garantire che ci sia uno stretto legame tra le due piastre prima di testare nuovamente il tutto durante la dimostrazione del serbatoio criogenico e iniziare i preparativi per il test.

Durante la dimostrazione, i controller di lancio caricheranno ossigeno liquido super-freddo e idrogeno liquido nello stadio centrale e nello stadio di propulsione criogenico provvisorio del razzo SLS. La dimostrazione consentirà ai team di confermare che la perdita di idrogeno è stata riparata, valutare le procedure di caricamento del propellente aggiornate progettate per ridurre lo stress termico e correlato alla pressione sul sistema, condurre un test di spurgo kick-start e valutare le procedure di pre-pressurizzazione”.

Gli obiettivi della missione Artemis 1

Il lancio della prima missione Artemis è un test dimostrativo senza astronauti a bordo, che effettuerà un volo orbitale della Luna, prima del rientro nell’atmosfera terrestre e l’ammaraggio nell’Oceano Pacifico, al largo della California, dopo circa sei settimane. Se il tentativo di lancio del 27 settembre andrà a buon fine, lo splashdown mirato dovrebbe avvenire il 5 novembre, mentre se sarà valutata l’opzione del 2 ottobre, il rientro avverrebbe l’11 novembre.

Durante questa missione, verrà verificato il corretto funzionamento di tutti i sistemi, compreso lo scudo termico del modulo di comando, in vista delle future missioni con equipaggio – Artemis 2 prevista tra circa due anni e il successivo allunaggio di Artemis 3 nel 2025 – attraverso le quali la NASA punta anche a far atterrare la prima donna e la prima persona di colore sulla superficie lunare, oltre ad aprire la strada a una presenza umana a lungo termine, con una stazione spaziale orbitante e un avamposto permanente che faccia da trampolino per raggiungere Marte.

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