La NASA mostra le nuove tute spaziali della missione Artemis sulla Luna
Gli astronauti della missione Artemis 3 che riporterà gli umani sulla Luna indosseranno le nuove tute spaziali realizzate dalla società privata Axiom Space. Lo ha annunciato l’Agenzia spaziale americana durante un evento allo Space Center di Houston, in Texas, nel corso del quale è stato mostrato il primo prototipo di tuta spaziale di nuova generazione. Chiamata AxEMU, acronimo di Axiom Extravehicular Mobility Unit, la nuova tuta è progettata per essere sicura, flessibile e in grado di resistere alle temperature estreme sperimentate al Polo Sud lunare, dove è previsto che gli astronauti atterrino nel 2025.
La nuova tuta spaziale degli astronauti sulla Luna
Sviluppata sulla base del prototipo xEMU della NASA, la nuova tuta spaziale incorpora la tecnologia più recente, garantendo una maggiore mobilità e una maggiore protezione dai pericoli della Luna rispetto alle suit spaziali del programma Apollo. La nuova tuta è inoltre progettata per “ adattarsi a un’ampia gamma di membri dell’equipaggio, soddisfando almeno il 90 percento della popolazione maschile e femminile degli Stati Uniti” ha precisato la NASA in una nota. Ciò riflette i programmi dell’Agenzia spaziale americana di far atterrare la prima donna sulla Luna come parte della missione Artemis 3.
Durante l’evento, l’ingegnere di Axiom, Jim Stein, ha indossato la nuova tuta AxEMU, camminando sul palco con l’aiuto di un bastone che sarà probabilmente utilizzato per mantenere l’equilibrio e facilitare l’esplorazione della superficie lunare. Stein ha indicato la presenza di fari su ciascun lato del casco, oltre a una fotocamera ad alta definizione e uno zaino che contiene il sistema di supporto vitale degli astronauti. Ha anche eseguito alcuni squat e affondi laterali, e si è chinato come per raccogliere qualcosa dal pavimento, per mostrare la flessibilità delle tute spaziali di nuova concezione.
Le tute spaziali di Artemis 3 non saranno nere
Al momento, il prototipo mostrato durante l’evento era nero, con inserti in arancione e blu, ma questi colori non appariranno durante le vere e proprie missioni nello spazio. Le tute spaziali effettive per le missioni sulla Luna saranno molto probabilmente completamente bianche “per mantenere gli astronauti al sicuro e al fresco mentre lavorano nel duro ambiente dello spazio” ha scritto la NASA su Twitter.
Parlando successivamente con i giornalisti, Russell Ralston, vice responsabile del programma per le attività extraveicolari presso la Axiom Space, ha spiegato che sul prototipo indossato durante l’evento era presente uno strato di copertura che viene utilizzato per i test a terra e l’addestramento, aggiungendo che è “come indossare una giacca”, uno strato di tessuto che protegge gli strati interni del abito. Rispondendo a una domanda, il responsabile del programma di attività extraveicolare di Axiom Space, Mark Greeley, ha ammesso che lo strato di copertura è stato impiegato anche per proteggere le informazioni sensibili. “Siamo in competizione con la Collins [Aersospace] – ha detto Greeley – quindi ci sono cose che non abbiamo rivelato sotto la tuta che sono di proprietà di Axiom”.
Le nuove tute delle future missioni sulla Luna verranno testate dagli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) che le proveranno in vista dell’imminente missione Artemis 3, che come detto, riporterà gli essere umani sul suolo lunare non prima del 2025. L’architettura della tuta, ha aggiunto Greeley, sarà sostanzialmente la stessa per l’esplorazione lunare e per il lavoro in orbita terrestre bassa, a parte gli stivali e guanti diversi.
La vera novità risiede però nell’uso dei tessuti, in particolare nell’impiego di uno “strato isolante molto più complesso” ha affermato Ralston, che presenta una “varietà di strati inseriti a sandwich e laminati all'interno” per favorire l’isolamento. Per far fronte al calore in eccesso, la tuta è progettata per irradiarne gran parte, ad eccezione degli stivali, che hanno materiali isolanti per evitare che diventino troppo caldi o troppo freddi.