La NASA annuncia il rientro dei due astronauti bloccati sulla ISS da 8 mesi: dovevano stare 7 giorni
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Dopo oltre otto mesi trascorsi nello spazio, i due astronauti Butch Wilmore e Suni Williams potranno finalmente tornare a casa e dai propri cari. La loro non era infatti una missione di lungo periodo; sono rimasti letteralmente bloccati all'interno della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per tutta una serie di sfortunate coincidenze, tra guasti, rinvii e avvicendamenti con altri colleghi. A rendere particolarmente surreale la loro situazione il fatto che dovevano rimanere a bordo del laboratorio orbitante per una sola settimana, e invece sono ancora lì dall'inizio di giugno del 2024. Ora la NASA ha annunciato che la navetta che permetterà il rientro a casa, la Crew Dragon “Endurance” di SpaceX, la compagnia aerospaziale privata di Elon Musk, sarà lanciata verso la ISS il prossimo 13 marzo dal Launch Complex 39A del Kennedy Space Center (Florida). Più precisamente, il lift off ci sarà alle 19:48 EDT (Eastern Daylight Time) del 12 marzo, che corrispondono alle 00:48 minuti del 13 marzo in Italia. Una volta arrivata, permetterà alla Crew-9 di ritornare sulla Terra portando indietro gli astronauti bloccati.
A bordo dell'Endurance, che aveva già volato in passato, ci saranno due astronauti della NASA (la comandante Anne McClain e la pilota Nichole Ayers); l'astronauta giapponese Takuya Onishi della Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA); e il cosmonauta della ROSCOMOS (l'agenzia spaziale russa) Kirill Peskov. Per Ayers e Peskov, due specialisti di missione, si tratterà della prima volta nello spazio. Dopo alcuni giorni per consentire le operazioni di avvicendamento tra i due equipaggi, finalmente Wilmore e Williams potranno ripartire alla volta della Terra, dopo aver trascorso oltre 240 giorni “fra le stelle” a più di 400 chilometri di quota. Non è stata ancora annunciata la data precisa del rientro, ma entro la fine del prossimo mese saranno nuovamente a casa (al netto di nuove, sfortunate circostanze).
La loro odissea era iniziata il 5 giugno 2024, quando partirono a bordo della navetta Boeing Starliner per la missione The Crew Flight Test. Lo scopo principale era ottenere tutte le certificazioni necessarie per rendere Boeing il secondo partner privato della NASA per i voli spaziali dopo la SpaceX di Musk. Qualcosa tuttavia andò storto, dato che durante il viaggio si registrarono problemi di perdite di elio e malfunzionamenti di alcuni razzi di controllo. Dopo settimane di riunioni febbrili, alla fine la NASA decise che non era sicuro far tornare Wilmore e Williams a bordo della navetta che li aveva portati sulla Stazione Spaziale Internazionale. L'agenzia aerospaziale decise di far rientrare la Starliner senza equipaggio – è rientrata all'inizio di settembre – e prolungare ulteriormente l'attesa dei due.
Dopo questa decisione divenne chiaro che gli astronauti avrebbero trascorso diversi mesi nel laboratorio orbitante. A peggiorare la situazione gli ulteriori ritardi legati alla preparazione della navetta Crew Dragon per riportarli indietro. Per accelerare i tempi si è deciso di riutilizzare per la missione Crew-10 proprio l'Endurance, che era stata già impiegata in precedenza. Con una nuova, infatti, ci sarebbe voluto ancora più tempo. Butch Wilmore e Suni Williams, veterani della NASA, non si sono comunque mai lamentati della loro situazione, sottolineando di avere cibo in abbondanza e attività da svolgere, nonostante la missione The Crew Flight Test per cui si erano preparati sarebbe dovuta durare soltanto sette giorni.