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La morte di oltre mille bambini collegata a una moria di pipistrelli: l’ipotesi di uno studio

Uno studio dell’Università di Chicago ha ipotizzato che la morte in massa dei pipistrelli in alcune regioni del Nord America avesse causato un aumento dell’uso dei pesticidi industriali con un impatto negativo sulla salute pubblica. I dati hanno confermato la loro ipotesi.
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I matematici lo chiamano "effetto farfalla", la teoria secondo cui un piccolo evento può scatenare conseguenze enormi in tutt'altro posto del mondo. "Può il batter d'ali di una farfalla in Brasile provocare un tornado in Texas?" recitava il titolo della conferenza di colui che lo teorizzò per primo, il matematico Edward Norton Lorenz.

Ecco, questo studio dell'Università di Chicago, appena pubblicato su Science, sembra esserne la perfetta dimostrazione: nel 2006 un fungo particolarmente aggressivo decima le popolazioni di pipistrelli in diverse regioni del Nord America, oggi – almeno secondo gli autori di questo studio – si scopre che la loro morte ha causato per vie indirette un aumento nel tasso di mortalità infantile. Lo studio parla di circa mille decessi in più rispetto alle aree in cui non si è verificata la moria di pipistrelli.

L'impatto sull'uso di pesticidi

Lo studio è partito da questa premessa: indagare se la moria dei pipistrelli contagiati dalla malattia – rinominata "sindrome del naso bianco" – fosse stata associata a un maggiore uso di pesticidi chimici da parte degli agricoltori e se questo avesse avuto un impatto in termini di salute pubblica.

Sebbene infatti i pipistrelli siano spesso citati solo in quanto veicolo di virus, questi animali in realtà svolgono un ruolo fondamentale di "pesticidi naturali"spiegano gli autori – tanto che la loro scomparsa in massa nel 2006 ha costretto gli agricoltori a usare più pesticidi artificiali, noti per essere un fattore di rischio per diverse condizioni di salute. Nello specifico, questo studio ha calcolato che "quando le popolazioni di pipistrelli sono diminuite, gli agricoltori hanno aumentato il loro uso di pesticidi di circa il 31%".

L'ipotesi del collegamento con le morti infantili

Data che l'esposizione oltre certi limiti di alcune categorie di pesticidi è stata associata a dei rischi per la salute, gli autori di questo studio hanno voluto misurare il tasso di mortalità infantile nelle regioni dove era aumentato l'uso di pesticidi. Questo – spiega lo studio – è infatti considerato un indicatore delle conseguenze dell'inquinamento ambientale sulla salute umana.

I dati hanno dato ragione all'ipotesi iniziale dello studio: nelle aree interessate dalla moria di pipistrelli e da un maggiore uso dei pesticidi, il tasso di mortalità infantile è aumentato dell'8%, ovvero 1.334 decessi infantili in più. Un dato che secondo gli studiosi dell'Università di Chicago conferma l'importanza del ruolo dei pipistrelli nell'ecosistema e quanto sia fondamentale proteggere questa specie.

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