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La mini Luna della Terra può essere un frammento della nostra vera Luna

La mini luna 2024 PT5, l’asteroide conosciuto anche come “seconda luna” della Terra, potrebbe essersi formata da materiale espulso dalla nostra vera Luna in seguito a un vecchie collisioni di rocce spaziali sulla sua superficie: la mini luna 2024 è rimasta intrappolata nel campo gravitazionale terrestre per quasi due mesi nel 2024 e tornerà di nuovo a farci visita il 9 gennaio 2025 e poi forse nel 2055.
A cura di Valeria Aiello
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Illustrazione della mini luna della Terra, l'asteroide 2024 PT5 che per quasi due mesi è rimasto intrappolato nel campo gravitazionale terrestre, diventando una nostra “seconda luna” / Photo Credit iStock
Illustrazione della mini luna della Terra, l'asteroide 2024 PT5 che per quasi due mesi è rimasto intrappolato nel campo gravitazionale terrestre, diventando una nostra “seconda luna” / Photo Credit iStock

La mini luna che, per quasi due mesi, nel 2024 ha fatto compagnia alla Terra diventando una “seconda luna” nell’orbita terrestre, potrebbe essersi formata da materiale espulso dalla nostra vera Luna in seguito a vecchie collisioni di asteroidi che hanno segnato la superficie lunare, costellandola di crateri. Lo suggeriscono alcune osservazioni della mini luna, ovvero l’asteroide 2024 PT5, condotte durante la sua temporanea permanenza attorno al nostro pianeta, prima che l’innocua roccia spaziale uscisse dal campo gravitazionale della Terra, continuando ad orbitare attorno al Sole come parte della famiglia degli asteroidi di Arjuna. L’asteroide 2024 PT5 tornerà di nuovo a farci visita il 9 gennaio 2025 e poi forse nel 2055.

Cos’è la mini luna della Terra, l’asteroide 2024 PT5

Una mini luna della Terra, come il piccolo asteroide 2024 PT5 che per quasi due mesi è diventato una nostra “seconda luna”, è una roccia spaziale che resta temporaneamente intrappolata nel campo gravitazionale terrestre. L’asteroide 2024 PT5, in particolare, è un piccola roccia di 11 metri di diametro che appartiene alla fascia di asteroidi degli Arjuna, una sottoclasse del gruppo Apollo che fa parte della popolazione di oggetti vicini alla Terra, cioè di asteroidi e comete che possono avvicinarsi al nostro pianeta a velocità così relativamente basse da entrare in orbite geocentriche.

Questi eventi di cattura, chiamati anche episodi di mini-lune, possono essere divisi in due categorie: quelli con lunghi periodi di permanenza, durante i quali l’asteroide completa una o più orbite attorno al nostro pianeta nel corso di uno o più anni, e quelli con periodi di permanenza più brevi, che possono durare solo pochi giorni, settimane o alcuni mesi, senza che la roccia riesca a descrivere un’orbita completa.

Quest’ultimo è il dell’asteroide 2024 PT5, che ha subìto un evento di cattura da domenica 29 settembre a lunedì 25 novembre 2024 ma non ha completato un’orbita intera attorno al nostro pianeta, seguendo tuttavia una traiettoria più a ferro di cavallo. Una volta uscito dalla sfera di influenza gravitazionale della Terra, l’asteroide PT5 ha continuato ad orbitare attorno al Sole, come parte della famiglia degli asteroidi di Arjuna.

Secondo i calcoli degli astronomi che hanno valutato l’evoluzione della sua orbita, l’asteroide 2024 PT5 tornerà a farci visita il 9 gennaio 2025 e poi, forse, nel 2055.

Perché la “seconda luna” 2024 PT5 potrebbe avere origini lunari

La più recente “seconda luna” della Terra, cioè l’asteroide 2024 PT5 che per 57 giorni è diventato una mini-luna della Terra, potrebbe essere un frammento della nostra vera Luna, espulso in seguito al vecchio impatto di un asteroide sulla superficie lunare. A suggerire la sua origine sono alcune osservazioni del team di ricerca guidato dal professor Carlos de la Fuente Marcos, esperto di mini-lune e docente dell’Univesitad Complutense de Madrid, autore di uno studio in fase di pubblicazione sulla rivista Astronomy & Astrophysics e disponibile in preprint su ArXiv.

La osservazioni di 2024 PT5 durante la sua temporanea permanenza attorno alla Terra, condotte con lo spettrografo dello strumento OSIRIS del Gran Telescopio Canarias di Las Palmas, alle Canarie, indicherebbero infatti che la composizione chimica dell’asteroide è molto simile a quella del materiale lunare portato sulla Terra dalle missioni russe Luna e dalle missioni Apollo della NASA.

L’origine lunare sarebbe ulteriormente suggerita dal rapido periodo di rotazione di 2024 PT5, inferiore a un’ora, che potrebbe essere spiegato solo se l’asteroide fosse “un materiale espulso dalla superficie della luna o un frammento di un oggetto più grande” ha affermato il professor Marcos.

Il sospetto degli astronomi è che, prima di entrare a far parte della fascia di asteroidi di Arjuna, l’asteroide 2024 PT5 possa essersi originato dal materiale lunare espulso in seguito all’impatto di un asteroide che ha creato un profondo cratere sulla superficie lunare. Questa scoperta potrebbe inoltre suggerire che altri corpi nella fascia di asteroidi di Arjuna possano aver avuto origine dalla Luna.

Nello scenario di formazione di materiale espulso lunare, 2024 PT5 potrebbe essere un grande masso dalla superficie della Luna che è stato espulso nello spazio cis-lunare dopo un evento di craterizzazione, evolvendosi successivamente dinamicamente verso un’orbita all'interno della fascia di asteroidi di Arjunaha aggiunto il professor Marcos a Space.com – . Questo oggetto ha aiutato la comunità a realizzare che il materiale lunare espulso è probabilmente una fonte principale per il materiale che costituisce la fascia di asteroidi di Arjuna”.

Marcos ha inoltre precisato che, grazie ai dati ottenuti dall’Osservatorio del Teide, a Tenerife, la determinazione dell'orbita di 2024 PT5 è stata notevolmente migliorata. Ciò significa che ora è abbastanza nota da permettere alla NASA di studiare questo oggetto tramite radar durante il suo prossimo avvicinamento alla Terra, previsto per il 9 gennaio 2025.

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