La malattia di Eleonora Giorgi: perché il tumore al pancreas si trasforma più spesso in metastasi
Nella sua ultima intervista a Verissimo l’attrice Eleonora Giorgi ha parlato della sua malattia. 70 anni, una lunga carriera tra cinema e televisione, Giorgi ha spiegato come stanno procedendo le sue core per il cancro al pancreas. Tema di cui aveva parlato anche in passato. Con la chemioterapia il tumore principale è stato rimosso ma sono rimaste le metastasi: “Le metastasi si sono ingrandite. La soluzione migliore sarebbe attaccare le metastasi con la radioterapia”.
Le metastasi dal punto di vista clinico sono una delle conseguenze più complesse del tumore. Come spiega il portale di Airc, l'associazione per la ricerca sul cancro, si tratta di cellule che “si spostano dalla zona in cui si sono formate a un’altra parte del corpo”. Si muovono attraverso i vasi che collegano il nostro corpo, da quelli sanguigni a quelli linfatici e creano nuovi tumori.
Secondo il sito di Fondazione Veronesi, le metastasi del tumore al pancreas riescono ad arrivare in diverse parti del corpo. Nello specifico nel fegato, linfonodi, cavità peritoneale e polmoni. È una complessa, anche e come tutti i tumori molto dipende dalla fase in cui è stata diagnosticata. Sempre secondo Fondazione Veronesi, quando il tumore viene trovato in fase avanzata la sopravvivenza è tra l’11% e il 12%. Se si riesce a superare il primo anno però sale al 30%.
La diffusione delle metastasi dal tumore al pancreas
Michele Reni è un oncologo, primario delle Unità Operative di Oncologia e Day Hospital Oncologico all’ospedale San Raffaele di Milano. In un’intervista rilasciata all’Osservatorio delle Malattie Rare ha spiegato che quando parliamo di tumore al pancreas è probabile incontrare delle metastasi rispetto ad altre forme di tumori, anche dalle diagnosi più precoci. Non tutti i tumori infatti generano metastasi allo stesso modo.
Spiega Reni: “Purtroppo, il tumore del pancreas è uno dei più efficienti in questo triste processo: si ritiene che in quasi il 95% dei pazienti affetti da adenocarcinoma del pancreas allo stadio iniziale siano già presenti cellule circolanti nel sangue”. Giorgi sta proseguendo le cure, anche con un terapia sperimentale: "Manderanno i campioni all'estero, in America. A Houston è stata trovata una chiave d'accesso per il 14% dei malati. Stiamo lottando con tutte le forze. La soluzione migliore sarebbe attaccare le metastasi con la radioterapia".