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La Luna vista da Chandrayaan-3, il veicolo spaziale indiano entrato nell’orbita lunare

Il video, diffuso dall’agenzia spaziale indiana, mostra i crateri lunari che diventano sempre più grandi man mano che il veicolo spaziale si avvicina alla superficie. L’atterraggio è previsto tra il 23 o il 24 agosto.
A cura di Valeria Aiello
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L’Agenzia di ricerca spaziale indiana (Isro) ha rilasciato un video con le prime spettacolari immagini della Luna catturate dal veicolo spaziale Chandrayaan-3, entrato nell’orbita lunare sabato 5 agosto. Lanciato il 14 luglio dal Satish Dhawan Space Center a Sriharikota, nel sud dell’India, Chandrayaan-3 si compone di un lander (chiamato Vikram, dal nome del fondatore dell’Isro) e un rover (Pragyan) spinti da un modulo di propulsione che accompagnerà il veicolo spaziale finché non si troverà in un’orbita a 100 km dalla superficie lunare. Sarà allora che, dopo alcune manovre, il modulo di propulsione si separerà e Chandrayaan-3 tenterà l’allunaggio nella regione del Polo Sud, con atterraggio previsto tra il 23 e il 24 agosto.

Nel frattempo, l’inserimento del veicolo nell’orbita lunare, precisa l’Isro in una nota, rappresenta un “traguardo cruciale” per la missione, la terza nell’ambito del programma indiano Chandrayaan che fa seguito a Chandrayaan-2, in cui un problema tecnico dell’ultimo minuto nel software di guida all’atterraggio ha portato il lander a schiantarsi dopo essere entrato nell’orbita lunare.

Le prime immagini inviate da Chandrayaan-3 mostrano i crateri lunari che diventano sempre più grandi man mano che il veicolo spaziale si avvicina alla superficie. Con il procedere della missione, l’orbita di Chandrayaan-3 verrà ridotta gradualmente. “Sono state pianificate una serie di manovre per ridurre gradualmente l’orbita del veicolo spaziale e posizionarlo sopra i poli lunari” precisa l’Isro. “Dopo alcune manovre, il modulo di propulsione si separerà dal lander mentre è in orbita. Quindi verrà eseguita una serie di complesse manovre di frenata per facilitare un atterraggio morbido nella regione del polo sud della Luna”.

All’allunaggio farà seguito l’esplorazione della regione mediante il rover a sei ruote che vagherà intorno a rocce e crateri, raccogliendo immagini e dati che verranno inviati sulla Terra per l’analisi. “Il rover trasporta cinque strumenti che si concentreranno sulle caratteristiche fisiche della superficie lunare, sull’analisi dell’atmosfera e dell’attività tettonica, per studiare cosa succede sotto la superficie. Spero che riusciremo a trovare qualcosa di nuovo” ha precisato il presidente dell’Isro, l’ingegnere aerospaziale Sreedhara Panicker Somanath.

Il polo sud della Luna è ancora in gran parte inesplorato: l’ombra permanente sul fondo dei crateri mantiene fredda questa regione, il che significa che c’è la possibilità che ci sia dell’acqua, che rappresenta il più grande bisogno per le colonie lunari o anche per le basi lunari a lungo termine. In caso di successo della missione, l’India sarà il primo paese ad aver eseguito un “atterraggio morbido” controllato al polo sud e diventerà anche il quarto a completare un allunaggio dopo gli Stati Uniti, l’ex Unione Sovietica e la Cina.

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