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La Luna Piena e le eclissi hanno un effetto curioso sulla migrazione dei rondoni neri

Monitorando la migrazione dei rondoni neri un team di ricerca ha scoperto che la Luna Piena e le eclissi lunari influenzano il loro comportamento. Ecco come.
A cura di Andrea Centini
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Un rondone nero settentrionale e la Luna Piena. Credit: Zak Pohlen / Andrea Centini
Un rondone nero settentrionale e la Luna Piena. Credit: Zak Pohlen / Andrea Centini

La Luna Piena e le eclissi di Luna influenzano in modo significativo e curioso il comportamento migratorio del rondone nero settentrionale (Cypseloides niger borealis), un uccello che vive nel continente americano. Gli studiosi, infatti, hanno scoperto che durante la lunga migrazione tra le Montagne Rocciose del Colorado (Stati Uniti) e il bacino amazzonico del Brasile – della durata di ben otto mesi e mezzo – nelle notti di Luna Piena questi animali salgono incredibilmente di quota, fino a 5mila metri, mentre scendono ad altitudini più basse durante le eclissi.

A determinare questo comportamento è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati del Center for Animal Movement Research dell'Università di Lund (Svezia), che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi di Bird Conservancy of the Rockies e Regalis Environmental LLC, entrambi istituti statunitensi. I ricercatori, coordinati dal professor Anders Hedenström, docente presso il Dipartimento di Biologia dell'ateneo svedese, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver monitorato il viaggio di alcuni rondoni neri durante la rotta migratoria. Per farlo hanno “equipaggiato” alcuni esemplari con microscopici sensori in grado di raccogliere molteplici dati, tra i quali anche la quota.

Un rondone nero catturato per installare i sensori. Credit: Maddie Jorden Zapata / Università di Lund
Un rondone nero catturato per installare i sensori. Credit: Maddie Jorden Zapata / Università di Lund

Durante le notti particolarmente buie – vicine alla Luna Nuova – gli uccelli si tenevano a un'altitudine di circa 700 metri, ma quando si verificava la Luna Piena salivano di quota fino a 2.000 – 4.000 metri, con picchi di 5.000 metri. Per quale ragione? I ricercatori escludono che potesse trattarsi di un comportamento adottato per eludere i predatori, perché salire di quota richiede molte energie e arrivare così in alto è considerato “un margine di sicurezza inutilmente ampio”. La ragione secondo gli esperti risiederebbe nella caccia. La luce del plenilunio, infatti, consente a questi uccelli di vedere meglio le prede e inseguirle più in alto. Durante la lunghissima migrazione, del resto, i rondoni neri non si posano mai e fanno tutto in volo. “La cattura delle prede, che comporta accelerazioni e manovre con il volo battente, probabilmente aumenta il livello di attività come rilevato dai dati raccolti dai sensori”, hanno specificato gli autori dello studio.

A ulteriore conferma che è la Luna Piena a spingere i rondoni neri a volare così in alto vi è il fatto che durante le eclissi di Luna scendevano sensibilmente di quota, non potendo più contare sul plus di luce. “La dinamica del volo in alta quota in relazione alle diverse fasi lunari è stata per noi una totale sorpresa”, ha affermato il professor Hedenström in un comunicato stampa. L'effetto lunare sul comportamento di questi uccelli è significativo e, come indicato dall'autore dello studio, ricorda i movimenti verticali dello zooplancton negli oceani guidati dal chiaro di Luna. I dettagli della ricerca “Moonlight drives nocturnal vertical flight dynamics in black swifts” sono stati pubblicati sull'autorevole rivista scientifica specializzata Current Biology.

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