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La Luna bacia Giove il 30 aprile su un tappeto di stelle: a che ora vedere l’ultimo valzer del mese

La sera di mercoledì 30 aprile il cielo sarà impreziosito dall’ultima congiunzione astrale del mese, il bacio tra la falce di Luna crescente e il pianeta Giove. Il duetto tra i due protagonisti sarà accompagnato da alcune bellissime stelle. Ecco a che ora vedere il fenomeno astronomico e come riconoscere gli astri.
A cura di Andrea Centini
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La congiunzione astrale tra la falce di Luna e Giove del 30 aprile. Credit: Stellarium
La congiunzione astrale tra la falce di Luna e Giove del 30 aprile. Credit: Stellarium

La sera di mercoledì 30 aprile potremo vedere nel cielo una magnifica congiunzione astrale tra la falce di Luna crescente e il pianeta Giove. Il valzer celeste dei due protagonisti sarà accompagnato da alcune splendide stelle: fra esse Betelgeuse, Capella ed Elnath, con quest'ultima che si troverà vicinissima al satellite naturale. Il bacio tra gli astri avrà inizio subito dopo il tramonto del Sole (atteso attorno alle 20:05 ora di Roma) e si consumerà nel cielo occidentale, fino a poco dopo le 23:30, quando il gigante gassoso sparirà oltre l'orizzonte. Come indicato nella rubrica “Il cielo del mese” dell'Unione Astrofili Italiani (UAI), quella di mercoledì 30 è la settima e ultima congiunzione astrale di aprile, che è stato particolarmente ricco di eventi affascinanti. Ecco tutto quello che c'è da sapere per non perdersi il fenomeno astronomico.

A che ora vedere il bacio la tra Luna e Giove

Come indicato, la congiunzione astrale tra il pianeta Giove e la falce di Luna crescente inizierà subito dopo il tramonto, il cui orario varia naturalmente in base alla località geografica. Nella Capitale, ad esempio, il 30 aprile è atteso poco dopo e 20:00; a Milano verso le 20:25; a Torino dopo le 20:30; mentre a Bari e Brindisi si verificherà prima, attorno alle 19:45. Poiché il bacio tra la Luna e Giove si verificherà basso sull'orizzonte occidentale, non distante dal punto in cui tramonta il Sole, come sempre raccomandiamo di attendere che la stella sia sparita prima di volgere lo sguardo a Ovest. Osservare il disco solare senza protezioni può infatti provocare gravi danni alla vista e persino la cecità.

La falce di Luna crescente, subito dopo il tramonto, si troverà incastonata tra la costellazione del Toro e quella dell'Auriga. Risulterà piuttosto sottile poiché la fase di Luna Nuova (novilunio) si è verificata domenica 27 alle ore 21:31, come indicato dalla UAI. Il pianeta Giove si troverà poco più in basso e sulla sinistra della compagna della Terra, luminosissimo. Ricordiamo infatti che il più grande pianeta del Sistema solare è il quarto oggetto più luminoso della volta celeste, dopo Sole, Luna e Venere. La sera de 30 aprile si troverà esattamente in mezzo alle “corna” del Toro e sarà piuttosto facile da riconoscere, proprio in virtù della sua luminosità e della vicinanza alla Luna.

Il bacio tra il pianeta e il satellite naturale sarà accompagnato da un tripudio di stelle. Sulla sinistra, più o meno all'altezza di Giove, sarà visibile la gigante arancione Betelgeuse, una delle più belle del firmamento, incastonata nella costellazione di Orione. Più in alto sulla destra ci sarà invece Capella dell'Auriga. La più vicina di tutte sarà Elnath della costellazione del Toro, leggermente in alto a destra rispetto alla falce di Luna. Sotto Giove si vedrà anche Aldebaran, un altro astro luminoso del Toro. La congiunzione astrale andrà avanti per circa tre ore e mezza, fino alle 23:35 circa ora di Roma, quando Giove tramonterà nel cielo occidentale.

Come riconoscere stelle e pianeti

Discernere le stelle dai pianeti del Sistema solare nel cielo notturno è abbastanza semplice. Le prime sono molto più lontane da noi ed emettono luce propria per via delle reazioni nucleari al loro interno, per questo la loro luce è scintillante. La luminosità dei pianeti, che è quella riflessa del Sole, d'altro canto non scintilla e risulta più uniforme. Saturno, ad esempio, si presenta nel cielo come un puntino giallognolo e tenue.

Come sempre ricordiamo che le congiunzioni astrali sono perfettamente visibili a occhio nudo, ma raccomandiamo anche l'uso di un binocolo o di un telescopio per osservare i dettagli dei singoli oggetti. Per quanto concerne Giove, ad esempio, non solo è possibile ammirare i quattro satelliti medicei – Io, Europa, Ganimede e Callisto – ma anche le turbolente fasce colorate della sua atmosfera. È inoltre sufficiente un telescopio non troppo potente per poter ammirare anche la Grande Macchia Rossa, la più colossale tempesta ciclonica del nostro sistema.

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