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La longevità delle api si è dimezzata rispetto a 50 anni fa: in media vivono solo 17 giorni

Scienziati americani hanno dimostrato che la durata della vita media delle api si è ridotta del 50% rispetto agli anni ’70. Le possibili cause.
A cura di Andrea Centini
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Le comuni api europee (Apis mellifera) hanno una durata della vita ridotta del 50 percento rispetto a mezzo secolo fa. Il drammatico dato, rilevato in laboratorio, può spiegare sia il crollo nella produzione del miele – causato anche dai cambiamenti climatici – sia l'aumento della perdita degli alveari, un fenomeno catalizzato a partire dal 2006, quando è emersa la misteriosa “sindrome dello spopolamento degli alveari”. In base ai calcoli degli scienziati, se negli anni '70 le api allevate in laboratorio vivevano in media 34,3 giorni, oggi la sopravvivenza risulta di appena 17,7 giorni. Secondo gli autori dello studio questa netta riduzione potrebbe essere causata da fattori genetici, uso di pesticidi e virus.

A dimostrare che le api di oggi hanno una longevità dimezzata rispetto alle api degli anni '70 del secolo scorso sono stati i due scienziati Anthony Nearman e Dennis van Engelsdorp, entrambi del Dipartimento di Entomologia dell'Università del Maryland (Stati Uniti d'America). I due ricercatori sono giunti alle loro conclusioni dopo aver allevato le api con vari tipi di acqua (deionizzata, con cloruro di sodio all'1% in acqua deionizzata o di rubinetto) e messo a confronto i dati con gli esperimenti storici. Determinare la vita media di un'ape non è immediato poiché concorrono diversi fattori. Le regine, ad esempio, come specificato nello studio “Honeybee lifespan: the critical role of pre-foraging stage” pubblicato sulla rivista scientifica Royal Society Open Science possono vivere fino a 5 anni, mentre le operaie vivono da due a sei settimane in estate e circa venti settimane in inverno. In media si ritiene che un'operaia possa vivere 30 – 60 giorni.

In condizioni di laboratorio controllate, con api allevate sin dalla fase di pupa in incubatrici e gabbie speciali, come indicato i due scienziati hanno osservato che gli insetti impollinatori avevano una longevità dimezzata rispetto a quelle di 50 anni fa, tenute in simili condizioni sperimentali (17,7 giorni contro 34,3 giorni). Questo dato è emerso indipendentemente dal tipo di alimentazione somministrata alle api. “Quando ho valutato la durata della vita nel tempo, ho realizzato, wow, c'è questo enorme effetto temporale in corso”, ha dichiarato in un comunicato stampa il dottor Nearman. “I protocolli standardizzati per l'allevamento delle api da miele in laboratorio non sono stati formalizzati fino agli anni 2000, quindi penseresti che la durata della vita sarebbe stata più lunga o invariata, perché stiamo migliorando in questo, giusto? Invece, abbiamo visto un raddoppio del tasso di mortalità”, ha chiosato lo scienziato.

Diverse indagini condotte in precedenza hanno dimostrato che la ridotta longevità delle api corrisponde a un minor tempo di foraggiamento da parte delle colonie e di conseguenza da una minore produzione di miele. Partendo da questi dati e avvalendosi di un modello standardizzato utilizzato dai ricercatori per monitorare le popolazioni di api da miele (chiamato BEEHAVE), i due scienziati hanno dimostrato che il dimezzamento della longevità rilevato in laboratorio poteva essere associato alla perdita degli alveari e alla ridotta produzione di miele osservate negli ultimi decenni. In una simulazione è stato dimostrato che con la vita dimezzata delle api i tassi di perdita degli alveari erano di circa il 33 percento. Il dato, spiegano i ricercatori, è molto simile “ai tassi medi di perdita invernale e annuale del 30% e del 40% riportati dagli apicoltori negli ultimi 14 anni”.

Come specificato non sono chiare le ragioni di questo crollo nella longevità delle api, ma potrebbero concorrere l'uso di pesticidi – in particolar modo i neonicotinoidi, considerati i principali responsabili della sindrome dello spopolamento degli alveari –, la diffusione di virus negli alveari che colpiscono le api sin dallo stadio larvale e potenziali fattori genetici da far emergere. I dettagli della ricerca “Water provisioning increases caged worker bee lifespan and caged worker bees are living half as long as observed 50 years ago” sono stati pubblicati sulla rivista Scientific Reports.

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