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La cometa SWAN25F appena scoperta sempre più luminosa: forse visibile a occhio nudo a maggio

La cometa SWAN25F scoperta il 1° aprile nelle immagini del telescopio spaziale SOHO potrebbe diventare visibile senza strumenti ottici all’inizio di maggio. Secondo le prime stime dovrebbe raggiungere una luminosità apparente (magnitudine) di poco superiore al limite di osservabilità per l’occhio umano.
A cura di Andrea Centini
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La cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS) nel cielo della Nuova Zelanda. Credit: AlexL1024 / Wikipedia
La cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS) nel cielo della Nuova Zelanda. Credit: AlexL1024 / Wikipedia

Una cometa appena scoperta potrebbe diventare visibile a occhio nudo all'inizio di maggio. Al momento non vi è alcuna certezza, tuttavia secondo le prime stime fatte dall'astronomo dilettante giapponese Seiichi Yoshida, SWAN25F – questo il nome assegnato al corpo celeste – potrebbe raggiungere una magnitudine (luminosità apparente) di poco migliore al limite dell'osservabilità per l'occhio umano. Ciò significa che diventerebbe visibile senza strumenti ottici solo ed esclusivamente in cieli molto bui e stellati. Si attendono le analisi di follow-up da parte di ricercatori professionisti.

La cometa SWAN25F è stata identificata per la prima volta da Michael Mattiazzo il primo aprile, dopo aver analizzato immagini online raccolte dallo strumento SWAN (Solar Wind Anisotropies) installato sul telescopio spaziale Solar and Heliospheric Observatory (SOHO) dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e della NASA. Questo dispositivo è stato sviluppato per studiare l'idrogeno sfruttando la radiazione ultravioletta emessa dal Sole; poiché le comete emettono concentrazioni elevate di questo elemento quando vengono riscaldate dalla stella, lo strumento è considerato particolarmente prezioso per intercettare queste “palle di ghiaccio” mentre sublimano. La prima cattura visiva della cometa SWAN25F risale al 23 marzo scorso; nel frattempo diversi appassionati di astronomia sono riusciti a immortalarla con i propri strumenti, come mostra la bellissima immagine di Danilo Pivato qui in alto. La cometa è stata fotografata anche dall'astrofotografo austriaco Michael Jaeger, tra i più abili cacciatori di questi oggetti.

Quando è stata rilevata nella costellazione di Pegaso, la cometa aveva una magnitudine di +13-14, ma essendo in avvicinamento al Sole la sua luminosità apparente continua ad aumentare giorno dopo giorno. Al momento è indicata in +10 circa: “La cometa SWAN25F la mattina del 3 aprile 2025 era di magnitudine 10,6, aveva una chioma di 2′ e una coda che si estendeva di circa 1/2 grado con un angolo di posizione di 299 gradi”, spiega Sky&Telescope. Ricordiamo che la magnitudine degli astri si basa su una scala inversa, pertanto più è basso il valore (anche negativo) più è alta la luminosità; per fare un esempio, il Sole ha una magnitudine attorno a –27, la Luna Piena circa –13, mentre Venere, l'oggetto più luminoso del firmamento (dopo il Sole e la Luna), si attesta a –4. La cometa SWAN25F, secondo l'astronomo dilettante Seiichi Yoshida dovrebbe raggiungere il valore di +5 a ridosso del passaggio al perielio, ovvero la massima vicinanza al Sole, che sarà raggiunto giovedì 1 maggio a una distanza di 0,33 unità astronomiche, pari a circa 50 milioni di chilometri (una UA è pari alla distanza che separa il Sole dalla Terra, 150 milioni di chilometri).

Poiché secondo le stime la cometa SWAN25F dovrebbe superare di poco la soglia limite per l'osservabilità a occhio nudo, ciò che si può sperare di vedere è al massimo un puntino circondato da una debole luce soffusa, solo in cieli molto bui e stellati (cioè privi di inquinamento luminoso). “La cometa sembra illuminarsi piuttosto rapidamente”, ha dichiarato a Spaceweather.com il dottor Nick James della British Astronomical Association, ma ha anche aggiunto che “è troppo presto per prevedere quale sarà la luminosità massima”. “Abbiamo bisogno di qualche altro giorno di osservazioni per confermare la tendenza attuale, ma dovrebbe diventare almeno un oggetto binoculare”, ha chiosato l'esperto.

Non resta che attendere i prossimi giorni e sperare di poter ammirare la cometa anche senza strumenti. L'oggetto, sulla base dei calcoli orbitali, transiterà tra la costellazione del Triangolo e quella del Toro tra la fine di aprile e la prima settimana di maggio, per poi passare all'interno della bellissima costellazione di Orione. Dovrebbe essere visibile la sera nel cielo occidentale, dopo il tramonto e molto bassa sull'orizzonte.

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