La cometa del secolo splende sull’acquedotto romano: il magnifico scatto nel cielo della Città Eterna
Siamo nella settimana migliore per osservare la cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS) – meglio conosciuta come “cometa del secolo” – nell'emisfero boreale, pertanto le pagine dei social network pullulano di splendide fotografie. Tra le più belle in assoluto ve n'è una scattata dall'astrofotografo Alessandro Nobili, che ha immortalato l'astro chiomato mentre solcava il firmamento accarezzando lo straordinario paesaggio del Parco degli Acquedotti a Roma, parte del Parco regionale dell'Appia antica. La fotografia è stata scattata la sera di martedì 15 ottobre 2024, tre giorni dopo il passaggio della cometa al perigeo, la distanza minima dal nostro pianeta (circa 70 milioni di chilometri). La cometa sarà visibile a occhio nudo in cieli bui e stellati ancora per pochi giorni, fin poco dopo il 20-21 ottobre.
L'immagine mostra il brillante nucleo e la lunghissima coda di polveri del corpo celeste, quest'ultima generata dalla sublimazione del ghiaccio riscaldato dal calore del Sole. In questi giorni la cometa ha sviluppato anche una spettacolare anticoda, non visibile nella foto a campo largo di Alessandro. Nonostante l'oggetto avesse una magnitudine (o luminosità apparente) tale da permettere la visibilità a occhio nudo, era possibile guardarla solo tramite strumentazione ottica. Nel caso specifico, attraverso il display della fotocamera con la funzione Live View attiva (tra le 19:30 e le 20:10). Come ben sanno gli appassionati di astrofotografia del Lazio e di diverse altre regioni italiane, la densa foschia e il maltempo hanno reso – e stanno rendendo tuttora – particolarmente complicata la visione della cometa C/2023 A3 al massimo del suo splendore. Ciò nonostante, con impegno e perseveranza sono stati ottenuti diversi scatti magnifici, anche in presenza di condizioni avverse. Lo dimostrano i copiosi nuvoloni che si stagliano alle spalle dei ruderi dell'acquedotto romano.
Oltre alla magnifica fotografia, che potete osservare in questo articolo sia in composizione verticale che orizzontale, Alessandro ci ha lasciato anche una bella descrizione del suo scatto, frutto dei preziosi momenti vissuti in compagnia dell'astro chiomato e dell'antico monumento. “Sotto il cielo stellato di Roma, la cometa C/2023 A3 attraversa maestosamente l’orizzonte, illuminando gli antichi acquedotti del Parco degli Acquedotti con una luce eterea. Le strutture millenarie, testimoni silenziose di epoche passate, sembrano risvegliarsi sotto il bagliore celestiale, creando un ponte tra il passato e l’infinito. In questo spettacolo mozzafiato, la cometa e gli acquedotti si fondono in un abbraccio eterno, narrando una storia di meraviglia e mistero che trascende il tempo”.
Proprio il tempo, al di là della bellezza intrinseca di un simile capolavoro della natura, è un fattore chiave che dovrebbe spingerci a cercare la cometa nel cielo, per poterla vedere almeno una volta, anche con un binocolo o al telescopio. Il corpo ghiacciato, del resto, proviene da un luogo freddo e remoto del Sistema solare chiamato Nube di Oort; torna a far visita alla Terra soltanto una volta ogni 80.000 anni. Ciò non solo significa che vederla in questi giorni è l'occasione di una vita, ma anche che tra gli ultimi uomini ad ammirala nel firmamento c'erano i Neanderthal, che sicuramente potevano godere di un cielo molto più buio e stellato di quello attuale, fortemente inquinato.
Per ottenere il suo splendido scatto Alessandro Nobili ha utilizzato una fotocamera con obiettivo da 28-75 millimetri, impostando i seguenti parametri: tempo di esposizione di 2 secondi; ISO 1000; apertura f/4; e lunghezza focale a 70 millimetri. “Purtroppo la foschia, le nuvole e l'inquinamento luminoso di Roma non sono state favorevoli all'osservazione e alla fotografia”, ci ha spiegato il fotografo, pur essendo riuscito a ottenere un risultato eccezionale. In questo articolo potete trovare tutti i dettagli su come cercare la “cometa del secolo” nel cielo della vostra città e le impostazioni per fotografarla con una fotocamera o attraverso un semplice smartphone.