La “cometa del secolo” C/2023 A3 visibile a occhio nudo sta per regalarci uno spettacolo memorabile
Una cometa scoperta all'inizio dello scorso anno è diventata visibile a occhio nudo (al momento con diversi limiti) e si ritiene che nelle prossime settimane possa regalarci uno spettacolo indimenticabile. Non a caso la cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS), individuata per la prima volta il 22 Febbraio 2023 dal sistema di sorveglianza Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System (ATLAS), è stata soprannominata “cometa del secolo”; secondo alcuni calcoli, infatti, attorno alla metà di ottobre potrebbe raggiungere la luminosità del pianeta Venere, il terzo oggetto più luminoso della volta celeste dopo il Sole e la Luna. Al momento il titolo, che chiaramente non ha alcun valore scientifico, è solo potenziale, ma scopriremo molto presto se diventerà ufficiale. La "pala di ghiaccio" ha solo un grande ostacolo da superare nei prossimi giorni.
La cometa proveniente da un luogo gelido e remoto del Sistema solare – chiamato Nube di Oort – sta infatti per affrontare l'esame più difficile del suo ciclo vitale: venerdì 27 settembre si troverà al perielio (la minima distanza dal Sole), a circa 58,6 milioni di chilometri dalla stella. È più o meno la distanza media del pianeta Mercurio. Questo incontro ravvicinato potrebbe essere letale per la cometa C/2023 A3; il calore e il conseguente processo di sublimazione, in associazione con la gravità, potrebbero infatti disgregare il nucleo cometario e distruggerla. Non è possibile fare previsioni perché non siamo innanzi a una cometa periodica, dunque con un comportamento prevedibile. Il corpo celeste passerà solo una volta vicino al cuore del Sistema Solare, per poi essere espulsa per sempre nello spazio profondo. Pertanto avremo una sola occasione nella vita per vederla passare e, come indicato, il suo saluto potrebbe essere memorabile.
Qualora dovesse sopravvivere più o meno integra all'incontro col Sole, la sua luminosità continuerebbe ad accrescersi durante il suo viaggio di avvicinamento alla Terra. Il picco massimo dovrebbe essere raggiunto martedì 8 ottobre. Il perigeo, cioè la distanza minima dal nostro pianeta, sarà invece raggiunto esattamente sabato 12 ottobre, quando si troverà a una settantina di milioni di chilometri da noi. Proprio in quei giorni la cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan-ATLAS) inizierà a diventare visibile al tramonto nell'emisfero boreale – dove si trova anche l'Italia – e se tutto andrà secondo le migliori previsioni, sarà perfettamente visibile a occhio nudo nel cielo occidentale. Col passare dei giorni, inoltre, continuerà a permanere nel cielo più tempo dopo il tramonto, pertanto la settimana più comoda per l'osservazione dovrebbe essere quella tra il 14 e il 20 ottobre. Gli scienziati si augurano che la luminosità della cometa possa infiammarsi grazie a un fenomeno chiamato forward scattering of sunlight (diffusione in avanti della luce solare), durante il quale la palla di ghiaccio sarebbe illuminata da dietro dalla stella, accentuando la sua brillantezza.
Al momento, lo sottolineiamo, sono tutte stime, ma la cometa sta assolutamente rispettando la tabella di marcia prevista in termini di luminosità. Nel momento in cui stiamo scrivendo, sabato 21 settembre, i ricercatori di astro.vanbuitenen.nl indicano che ha una magnitudo (luminosità apparente) di 3.8, ciò significa che è già visibile a occhio nudo, dato che tale condizione si verifica con una magnitudo di circa 6. Ricordiamo che la magnitudo ha una scala inversa e più basso è il valore (anche negativo), maggiore è la luminosità. Quella di Venere, ad esempio, è compresa tra – 3,5 e – 4,6, mentre quella del Sole è – 26,85. Come indicato, la cometa C/2023 A3 potrebbe diventare luminosissima come Venere.
In questi giorni è visibile praticamente solo nell'emisfero australe (meridionale) come una sorta di puntino diffuso ed etereo; nel nostro sta sorgendo poco prima dell'alba e i raggi solari rendono complicato riuscire a identificarla a occhio nudo, pur avendo raggiunto la magnitudo adeguata. Come indicato, fra alcuni giorni si manifesterà a ridosso del tramonto e allora sarà possibile ammirare la sua magnifica coda con la fotografia a lunga posa. Anche con un binocolo o un telescopio lo spettacolo sarà assicurato – sempre che sopravviva al perielio -, ma le speranze sono ottime anche per la visibilità a occhio nudo. Non ci resta che incrociare le dita e sperare effettivamente nell'exploit della cometa, che al momento sta regalando uno spettacolo mozzafiato agli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS).