La cometa Bernardinelli-Bernstein è la più grande mai scoperta: è un “mostro” di 137 chilometri
La cometa C/2014 UN271 Bernardinelli-Bernstein è ufficialmente la più grande mai scoperta. Ha infatti un diametro di ben 137 chilometri, praticamente il doppio del precedente record, detenuto dalla magnifica C/1995 O1 (Hale-Bopp) di 74 chilometri che diede spettacolo alla fine dello scorso millennio. Il gigantesco corpo celeste è stato identificato nel 2010 dai due astronomi Gary Bernstein dell'Università della Pennsylvania e Pedro Bernardinelli dell'Università di Washington, mentre studiavano le immagini catturate dal “cacciatore di pianeti” della NASA Transiting Exoplanet Survey Satellite o TESS. Poiché le immagini risalivano al 2014, l'anno in questione è stato inserito nel nome ufficiale della cometa, a fianco di quelli dei suoi scopritori.
A determinare le dimensioni esatte della cometa Bernardinelli-Bernstein è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati dell'Osservatorio di Parigi dell'Università della Sorbona, che hanno a stretto contatto con i colleghi dell'Istituto di Astrofisica dell'Andalusia-CSIC e dell'Università di Parigi. I ricercatori, coordinati dal professor Emmanuel Lellouch, membro del centro LESIA, hanno calcolato il diametro della cometa analizzando i dati raccolti nell'agosto del 2021 dal potente radiointerferometro Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA), piazzato nel cuore del deserto di Atacama in Cile a circa 5 chilometri di quota. L'aspetto incredibile è che gli astronomi sono riusciti a determinare le dimensioni della cometa quando si trovava a ben 19,6 Unità Astronomiche di distanza (una UA è la distanza che separa la Terra dal Sole, pari a circa 150 milioni di chilometri). Ciò è stato possibile misurando le radiazioni a microonde emesse dal corpo celeste.
La “mostruosa” cometa Bernardinelli-Bernstein è in avvicinamento alla Terra, ma non rischiamo nulla di quanto visto nel film con Leonardo DiCaprio e Jennifer Lawrence Don't Look Up. È decisamente una buona notizia che non siamo sulla traiettoria, considerando che è sufficiente un corpo celeste di una decina di chilometri per spazzare via la vita dalla Terra (Chicxulub, l'asteroide che fece estinguere i dinosauri non aviani e il 75 percento delle specie viventi 66 milioni di anni fa, aveva un diametro stimato di 10-14 chilometri). In base ai calcoli degli esperti l'avvicinamento massimo alla Terra della cometa si verificherà nel 2031, quando passerà più o meno alla distanza di Saturno. Dunque non corriamo assolutamente alcun pericolo.
La cometa Bernardinelli-Bernstein proviene dalla Nube di Oort, ai margini del Sistema solare, dove orbitano numerosi corpi ghiacciati. Durante il suo avvicinamento al Sole le sue dimensioni saranno destinate a ridursi, dato che perderà significative concentrazioni di ghiaccio e gas a causa del calore in aumento. È stato calcolato che per completare un'orbita impiega ben 5,5 milioni di anni, dunque l'avvicinamento del 2031 sarà un'occasione unica per poter studiare meglio questo affascinante oggetto celeste. Mancano infatti i dati sulla forma, la temperatura e altri dettagli. La cometa è stata descritta nell'articolo "Size and albedo of the largest detected Oort-cloud object: comet C/2014 UN271 (Bernardinelli-Bernstein)" caricato su ArXiv, in attesa di pubblicazione su Astronomy and Astrophysics Letters.