La Cina sta per inviare sulla faccia nascosta della Luna un robot per cercare l’acqua: come funziona
Manca sempre meno al lancio della missione Chang'e-7, previsto per il 2026, con la quale la Cina punta a portare sul polo sud della Luna una serie di tecnologie scientifiche all'avanguardia per studiare composizione e caratteristiche del lato a noi meno noto del nostro satellite, ovvero quello opposto rispetto alla Terra, la sua faccia nascosta.
Dopo essere stato il primo Paese al mondo ad atterrare sulla faccia nascosta della Luna con la sonda Chang’e 4 nel 2024, la Cina ha in programma di approfondire l'esplorazione di quel lato del satellite con una nuova sonda che secondo i piani dovrebbe presto allunare sul bordo del cratere Shackleton, nei pressi del polo sud lunare. Tra le varie attrezzature che la Cina ha intenzione di spedire sul satellite c'è anche un robot detector volante progettato per cercare acqua su quell'area remota e ancora poco esplorata della Luna.
Come funziona l'innovativo robot detector
A rivelare i nuovi dettagli sulla prossima missione lunare sono stati gli esperti della China National Space Administration in un'intervista all'emittente statale CCTV, in cui hanno spiegato come funzionerà il rilevatore volante. Tang Yuhua, vice capo progettista della missione Chang'e-7, lo ha descritto – riporta il South China Morning Post – come un “robot estremamente intelligente”.
La sua particolarità sta nell'essere in grado di muoversi imitando il salto umano. "È in grado di atterrare in modo affidabile e ripetuto su diversi pendii, proprio come un essere umano che piega le gambe quando salta da un'altezza", ha detto Tang. Si tratta infatti del primo robot inviato dalla Cina per cercare l'acqua sulla superficie lunare sotto forma di ghiaccio.
Rispetto agli strumenti simili utilizzati finora nella ricerca di ghiaccio sulla Luna, il dispositivo dovrebbe essere idoneo a coprire una superficie molto maggiore: sarebbe stato progettato in modo tale da effettuare almeno tre salti dalle aree illuminate dal sole ai crateri ombreggiati e qui individuare, analizzare e quindi localizzare la presenza di ghiaccio.
La ricerca dell'acqua sulla Luna
Dopo aver trovato l'acqua nella sua formula molecolare (H2O) nelle regioni della Luna più illuminate dal Sole attraverso la missione Chang’e-5 nel 2024 (dove si pensava fosse impossibile trovarla), ora la Cina vuole esplorare anche il lato opposto del satellite per avere la conferma della presenza dell'acqua e capire in che misura lo sia. Le regioni perennemente all'ombra come i crateri ombreggiati – molto più presenti sulla faccia lunare nascosta alla Terra – sono infatti quelle in cui da tempo i ricercatori credono sia più probabile la presenza di ghiaccio d'acqua, a causa delle temperature che queste aree possono raggiungere, anche inferiori ai 248ºC
Il rilevatore volante che sarà spedito sulla Luna l'anno prossimo è dotato di un analizzatore di molecole d'acqua che può confermare la presenza e la distribuzione del ghiaccio d'acqua nei crateri permanentemente ombreggiati. Uno dei punti forti della sonda – spiegano l'agenzia di notizie cinese Xinhua News Agency – è la sua capacità di analizzare autonomamente il terreno, effettuando più della metà delle operazioni in modo del tutto autonomo senza richiedere l'intervento a terra.
La ricerca di ghiaccio d'acqua è un obiettivo fondamentale dell'esplorazione lunare in quanto qualora la sua presenza venisse confermata, potrebbe fare la differenza per la possibile vita futura dell'uomo sul satellite: "Potrebbe ridurre significativamente i costi e il tempo necessari per trasportare l'acqua dalla Terra per creare una base umana per attività a lungo termine sulla luna, oltre a consentire nuovi progressi nell'esplorazione di Marte o dello spazio profondo", ha spigato Tang.