Kendall, la donna “allergica” all’acqua: “È come avere un accendino acceso sulla pelle”

Kendall Bryce è una giovane donna di 25 anni, ha un bambino di un anno e tra poco diventerà mamma per la seconda volta. Anche se la sua può sembrare una vita normale, ogni giorno deve fare i conti con una condizione rara che le causa dolore e profondo disagio ogni volta che la sua pelle tocca l'acqua. Una semplice doccia, un bagno al mare e perfino fare una passeggiata fuori mentre piove sono tutte attività diventate per lei fonte di grande sofferenza da ormai dieci anni.
Da quando, a soli 15 anni, Kendall ha scoperto di soffrire di orticaria acquagenica, la sua vita è diventa una "lotta quotidiana", ha raccontato la donna al quotidiano Metro. La sua è una forma di orticaria molto rara scatenata proprio dal contatto con l'acqua. Anche bere acqua a volte le causa fastidio e dolore nella gola. I medici non sono riusciti a identificare le cause, come d'altronde è frequente nelle diagnosi di orticaria cronica. Nel caso specifico di Kendall, con il passare del tempo la sua orticaria è peggiorata e anche quei farmaci che all'inizio le davano una qualche forma di sollievo, oggi non sembrano avere più nessun effetto.
Cos'è l'orticaria acquagenica
Anche se nel linguaggio comune viene spesso definita "allergia all'acqua", l'orticaria acquagenica, così come altre forme di orticaria, non è in realtà un'allergia, ma una reazione dovuta a un'iper-reattività del sistema immunitario, tuttavia l'assimilazione al concetto di allergia è dovuta al fatto che l'orticaria si manifesta con un'eruzione cutanea simile a quella che potrebbe produrre una reazione allergica. I sintomi sono prurito, fastidio, bruciore e comparsa di pomfi, ovvero delle macchie, rosa/rossastre o bianche sulla pelle.
L'orticaria può essere acuta – spiega Fondazione Humanitas – se causata da fattori specifici come un'allergia alimentare o una reazione allergica a qualche farmaco o ancora un'infezione respiratoria. In questi casi tende a risolversi spontaneamente. Se invece dura più di sei settimane viene definita "orticaria cronica".
A volte, l'orticaria può essere causata da stimoli fisici esterni, come la pressione, il calore, l'esercizio fisico, il freddo e raramente perfino dall'acqua. In questi casi si parla di "orticaria inducibile", tuttavia queste forme rappresentano la minoranza. Circa nei due terzi dei casi di orticaria cronica – spiega il Policlinico di Milano – non è possibile trovare la causa scatenate: in questi casi si parla di "orticarie croniche spontanee".
La storia di Kendall
Quella di Kendall è quindi una forma molto rara di orticaria cronica inducibile, in cui il fattore esterno scatenante è il contatto con un elemento fondamentale per la nostra stessa vita, ovvero l'acqua. Per questo la sua condizione l'ha costretta a profonde sofferenze e a dolori che lei definisce "strazianti" ogni volta che cerca di lavarsi le mani o il corpo.
Anche la pioggia può essere un problema, se la prende alla sprovvista: le può causare eruzioni cutanee dolorose, forte prurito e bruciore sulla pelle. La sua condizione è tale da renderle difficili molte delle attività quotidiane più banali, come farsi una doccia e occuparsi della sua igiene personale. Questo le crea quindi profondi disagi anche nelle relazioni sociali: "Posso fare un bagno o una doccia solo due volte a settimana per quanto è straziante il dolore. Per questo ho sempre paura di puzzare", ha detto.
La sua condizione è così grave da impattare anche la sua vita da mamma: "Non ho mai potuto fare il bagno a mio figlio, deve sempre farlo mia madre al mio posto", racconta Kendall, spiegando quanto sia frustrante vivere in questo modo, soprattutto da quando i farmaci non le fanno più effetto e i dolori sono peggiorati: "All'inizio mi sembrava che tutto il corpo fosse stato cosparso da ortiche, ora ho la sensazione che qualcuno mi stia bruciando la pelle con un accendino".