Invasione di gazze marine dell’Atlantico del nord nel Tirreno, LIPU: “Evento eccezionale”
Nel Mar Tirreno centrale è in corso una meravigliosa quanto anomala invasione di gazze marine (Alca torda), uccelli simili ai pinguini – ma capaci di volare – che vivono regolarmente nelle fredde acque dell'Oceano Atlantico settentrionale. Gruppi di questi animali svernano nel Mare del Nord e nel Mediterraneo occidentale, dove rappresentano gli alcidi più “comuni”. Ciò nonostante le osservazioni della specie in Italia restano sporadiche, normalmente concentrate innanzi alla Liguria, nel Mar Ligure. Un evento con centinaia di esemplari – se ne stimano circa 400 – in un'area come quella del Tirreno centrale è dunque assolutamente eccezionale, come spiegato a Fanpage.it dal dottor Gastone Gaiba, ornitologo, presidente della sezione di Latina della LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) e curatore del Parco di Pantanello, sito accanto al celebre Giardino di Ninfa.
“Dal database di Ornito, che è la piattaforma ufficiale dove vengono registrate tutte le osservazioni fatte in Italia e anche geolocalizzate, prima di quest'anno, cioè prima dell'invasione di gazze marine nel Tirreno centrale, c'era stata un'osservazione nel 2008 nel tratto di mare tra Ponza e Ventotene. Quindi in mare aperto. Se ricordo bene è stata un'osservazione fatta a giugno, quindi in un periodo completamente diverso”, ci ha spiegato il dottor Gaiba.
Circa venti esemplari fra quelli arrivati, che si trovano principalmente in alto mare, si sono distribuiti nelle zone costiere del Lazio, riparandosi tra porti e porticcioli. Tra quelli indicati dall'ornitologo ce ne sono tre a Terracina, due a Gaeta, uno a Torre Paola, uno a San Felice Circeo e tre ad Anzio, di cui uno purtroppo deceduto. Ci sono segnalazioni anche a Santa Marinella, Lavinio e nel porto di Civitavecchia. Non si esclude che le gazze marine presenti possano essere diverse di più di quelle finora segnalate. “Questi numeri rappresentano sicuramente un evento eccezionale, per una specie che nella parte centrale del Tirreno non capita raramente, ma di più”, ha spiegato il dottor Gaiba, aggiungendo che le gazze marine sono molto più regolari nel Mar Ligure, “con 1 – 2 esemplari che svernano regolarmente”. “Qui da noi – prosegue l'esperto – un'invasione di gazze marine non l'avevamo mai avuta. Quindi questi sono dati molto importanti da registrare”.
L'esperto di avifauna ha tuttavia specificato di non poter escludere che possano esserci state altre osservazioni in passato, che magari non sono state trasferite nel database di Ornito. “È difficile ricostruire questo tipo di storia. Posso dire però che nel 1994 un ornitologo scozzese, James Gordon – ospite della delegazione LIPU di Latina per un mese abbondante – e Giuseppe di Lieto, che è un mio carissimo amico nonché un bravissimo osservatore della fauna pontina, avevano avvistato a largo di Torre Paola nove gazze marine. Erano state riconosciute da Gordon, poiché dalle sue parti, sulle falesie scozzesi, l'animale è di casa. Dal modo in cui galleggiavano in acqua e da come si tuffavano ha riconosciuto inequivocabilmente la specie. Poi più nulla. Godiamoci questo spettacolo finché è possibile”, ha chiosato Gaiba. Sulle cause di questa insolita presenza ancora non ci sono certezze, ma si ipotizza una perturbazione che potrebbe aver spinto un nutrito stormo verso il Tirreno durante la migrazione per lo svernamento.
Quando abbiamo contattato lo studioso si stava proprio recando a Torre Paola, dove è presente un esemplare adulto, immortalato in un magnifico scatto del fotografo naturalista Luca D'Andrea. La maggior parte degli esemplari avvistati nel Lazio è infatti composta da giovani o subadulti. Quelli maturi si differenziano per un becco più pronunciato e una spettacolare linea bianca piena che lo attraversa nel mezzo. Il piumaggio della gazza marina è bianco e nero proprio come quello dei pinguini, ai quali somiglia molto anche quando nuota sott'acqua in cerca di prede. Come indicato, molti di questi uccelli in questo momento si trovano nei porti, in un ambiente totalmente sconosciuto e insolito. Sono anche confidenti con l'uomo, che probabilmente non hanno mai incontrato prima di finire lungo la costa tirrenica.
Diversi esemplari purtroppo stanno morendo e i pescatori del porto di Anzio ci hanno confermato di aver liberato un esemplare dalle reti da pesca. Questi uccelli nuotano a lungo sott'acqua mentre danno la caccia ai piccoli pesci; quelli bloccati nelle reti sono prede “facili”, ma rischiano di attirarli in trappola. Per questa ragione la LIPU è in contatto con le autorità competenti per provare a proteggere gli insoliti e splendidi visitatori venuti da lontano. Il dottor Gaiba, ad esempio, sta consigliando di spostare gli uccelli eventualmente rimasti intrappolati nelle reti in aree meno a rischio di quelle portuali, dove sono presenti altre gazze marine.
Il video e le immagini che vedete in questo articolo, se si eccettua la fotografia del magnifico esemplare adulto di Torre Paola, sono state catturate il 30 novembre nel porto di Anzio. Il primo subadulto si è fatto vivo mentre chiedevamo informazioni ai due pescatori Michele e Ivano, che avevano già notato la presenza degli insoliti animali tra le imbarcazioni. Le gazze marine sono uccelli splendidi e poterli osservare lungo le coste del Lazio è una grande fortuna; ma sono in pericolo poiché si trovano molto lontani dal proprio habitat naturale, in luoghi fortemente antropizzati. Per questo devono essere prese tutte le misure necessarie per proteggerle