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Influenza, Covid o raffreddore: esperta spiega come comportarsi con i sintomi respiratori

Tra l’inizio dell’autunno e quello della primavera vi è un’impennata di infezioni respiratorie, provocate da numerosi agenti virali. Covid, influenza, raffreddore e sindromi parainfluenzali hanno molti sintomi in comune. La professoressa Leana Wen spiega cosa fare quando compaiono.
A cura di Andrea Centini
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Con l'arrivo dell'autunno e delle prime giornate fredde iniziano ad aumentare i casi di infezioni virali, proprio perché i virus sfruttano le temperature basse per diffondersi più agevolmente tra le persone. La prima ragione è “logistica”; con il freddo, infatti, si tende a trascorrere più tempo in luoghi chiusi e affollati, come centri commerciali, cinema, teatri, mezzi pubblici e così via, catalizzando il rischio di contagio in presenza di un positivo. Il secondo motivo è fisiologico e risiede nel fatto che le basse temperature si innescano vasocostrizione, riduzione del movimento delle ciglia nelle alte vie respiratorie, irritazione delle mucose e una possibile riduzione nell'efficacia del sistema immunitario, tutti fattori che virus respiratori sfruttando superare le difese e infettarci. Ed è proprio per questo che tra ottobre e marzo si impennano i casi di raffreddore, sindromi parainfluenzali, influenza e da qualche anno a questa parte COVID-19, la malattia provocata dal coronavirus SARS-CoV-2, il patogeno responsabile della pandemia scoppiata all'inizio del 2020 (con i primi casi identificati in Cina alla fine del 2019).

Essendo tutti virus respiratori, con sintomi di base spesso molto simili e sovrapponili fra di essi, come si fa a capire se si è contratta l'una o l'altra patologia? Come ci si deve comportare? E quando chiedere assistenza medica? A queste domande ha risposto la professoressa Leana Wen, medico specializzato in medicina d'urgenza e docente di politica e gestione sanitaria presso la Milken Institute School of Public Health della George Washington University, che è stata intervistata dalla CNN. La specialista ha innanzitutto affermato che le infezioni respiratorie sono estremamente comuni – soprattutto in inverno – e ci sono oltre 200 virus solo per il raffreddore. Ogni anno, spiega l'esperta, si stima che un adulto in media sviluppi da 2 a 4 infezioni respiratorie, mentre i bambini arrivano a 6.

Nella stragrande maggioranza dei casi queste infezioni si risolvono da sole, senza necessità di trattamento con farmaci e assistenza medica, tuttavia in alcuni casi l'influenza e la COVID-19 possono comportare esiti gravi e finanche letali, in particolar modo per le persone anziane, i bambini, i soggetti immunocompromesi e più in generale chi è affetto da condizioni sottostanti (comorbilità). Per questo motivo la dottoressa Wen raccomanda di fare un tampone oro-rinofaringeo per il coronavirus SARS-CoV-2 a chiunque sviluppa sintomi simili al raffreddore “se ha 65 anni e più, 50 anni e più con condizioni mediche di base, o è immunocompromesso o ha gravi malattie preesistenti che colpiscono il cuore e polmoni”. Alle stesse persone raccomanda anche un test per l'influenza, “soprattutto per chi sviluppa febbre e dolori muscolari”, considerando che anch'essa può sfociare in un'infezione molto pericolosa. Ovviamente si tratta di un consiglio generale e il consiglio è sempre quello di consultare il proprio medico curante in caso di dubbi o domande in presenza di sintomi.

In caso di positività al tampone, spiega la specialista, il paziente – se idoneo – può trattare la COVID-19 con farmaci antivirali come il Paxlovid, il Molnupiravir o anche con le iniezioni di Remdesivir, ma tutto dipende dalle condizioni e dalle indicazioni del medico curante (i criteri di idoneità inoltre possono variare da Paese a Paese). I test sono raccomandati anche a chi vive con soggetti fragili che possono sviluppare la forma grave delle infezioni respiratorie. Qui di seguito riepiloghiamo brevemente i sintomi della COVID-19 più comuni, nel caso specifico legati alla variante Eris, attualmente più circolante. Più avanti riportiamo anche quelli dell'influenza e del raffreddore segnalati dall'ISS:

Sintomi più comuni COVID-19 (variante Eris)

  • Mal di gola
  • Naso che cola
  • Naso chiuso
  • Starnuti
  • Tosse secca
  • Mal di testa
  • Tosse grassa
  • Voce rauca
  • Dolori muscolari e articolari
  • Alterazioni del senso dell’olfatto

Sintomi più comuni dell'influenza

  • Febbre che si manifesta bruscamente
  • Brividi
  • Dolori ossei e muscolari
  • Mal di testa
  • Grave malessere generale
  • Stanchezza
  • Mal di gola
  • Tosse non catarrale
  • Congiuntivite

Sintomi più comuni del raffreddore

  • mal di gola
  • starnuti
  • produzione abbondante di muco
  • naso chiuso o che cola (congestione nasale e rinorrea )
  • tosse
  • voce rauca
  • sensazione di malessere
  • stanchezza

Come si evince molti sono sovrapponibili e l'unico modo per essere certi che si tratti di una delle tre patologie – parliamo sempre di sintomi base – è attraverso un tampone. È chiaro che influenza e Covid possono sfociare in complicazioni più severe (oltre a febbre e dolori muscolari) che possono tramutarsi in un'emergenza medica. La dottoressa Wen raccomanda alle persone con sintomi di un'infezione respiratoria che devono andare a lavoro e frequentare luoghi pubblici di indossare una mascherina di alta qualità (FFP2) e anche in famiglia, qualora ci fossero persone esposte a sviluppare la forma severa dell'infezione. Il consiglio generale per tutti è quello di curare sempre l'igiene delle mani, con acqua e sapone a casa (o dovunque ci sia un bagno) ma anche con il gel disinfettante sui mezzi pubblici, al supermercato e simili. Per chi ha influenza e Covid sintomatico il consiglio è di rimanere a riposo, idratarsi molto e in caso di febbre / dolori muscolari di assumere ibuprofene. Anche in questo caso va sempre consultato il medico in caso di dubbi sui sintomi.

La ricerca di assistenza medica è auspicabile quando ci si accorge che c'è qualcosa che non va, anche da parte delle persone che assistono i soggetti fragili che si ammalano. Tra le situazioni che richiedono l'assistenza vi sono confusione nelle persone anziane, bambini più agitati o sonnolenti del solito e peggioramento delle condizioni in un paziente con condizioni sottostanti,  indica la specialista. "I motivi per cercare aiuto medico includono anche l’incapacità di trattenere i liquidi – e nei bambini piccoli, la diminuzione dei pannolini bagnati – mancanza di respiro e difficoltà di respirazione e febbre persistente per più di pochi giorni. Anche sintomi intensi e in peggioramento come mal di gola e mal di testa potrebbero indurre a chiamare il medico", ha concluso la professoressa Wen. Il linea generale è sempre doveroso consultare il medico o l'assistenza qualora se ne sentisse la necessità, anche perché le condizioni possono variare caso per caso.

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