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Cambiamenti climatici

In volo col drone sulla Porta dell’Inferno: le incredibili immagini della voragine in crescita

Il grande Cratere di Batagaika in Siberia, conosciuto come “Porta dell’Inferno”, continua a espandersi anno dopo anno a causa dello scioglimento del permafrost, catalizzato dal cambiamento climatico. Due esploratori hanno catturato immagini straordinarie della depressione con un drone.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Alexander Gabyschev
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Grazie a un drone sono state catturate immagini altamente spettacolari della cosiddetta “Porta dell'Inferno” o “Porta degli Inferi” in Siberia, la più grande voragine termocarsica nel permafrost al mondo. A catturarle due coraggiosi esploratori di Ruptly.tv, che hanno compiuto manovre ardite col piccolo velivolo e attraversato un percorso alla base della vasta depressione, lunga circa un chilometro, con una larghezza massima di 800 metri e una profondità di 100 metri. Qui di seguito potete vedere un estratto del video caricato sul profilo Youtube di RT – Russian MoD, mentre cliccando su questo link è disponibile il filmato completo di circa 4 minuti.

L'enorme voragine si sta espandendo a un ritmo non chiarissimo per gli esperti; fino a qualche anno fa si pensava che la crescita fosse di 30 metri l'anno, ma adesso si parla di 10 – 20 metri. “Due anni fa il bordo era a circa 20 – 30 metri da questo percorso. E ora, a quanto pare, è molto più vicino”, ha affermato alla Reuters Erel Struchkov, un residente locale ed esploratore di crateri che ha raccontato la sua esperienza proprio a ridosso della voragine.

Porta dell'Inferno è il nome popolare del Cratere di Batagaika sito alle porte della città di Batagai, nel distretto di Verkhoyansk (Russia). Il soprannome inquietante della depressione deriva dalle storie raccontante dagli abitanti della vasta Jacuzia, che hanno visto nascere e crescere questo “mostro” a partire dagli anni '60 del secolo scorso. Il lento ma inesorabile processo è infatti accompagnato da rumori sinistri e spettrali, che hanno suggerito la poco rassicurante definizione.

Ciò che preoccupa di più gli scienziati, tuttavia, non sono affatto i rumori che provengono dal gigantesco baratro, bensì la sua origine e la comparsa di depressioni simili – anche se più piccole – in varie parti della Russia. Il permafrost, il ghiaccio perenne, si sta dimostrando tutto tranne che tale sotto la morsa del cambiamento climatico; si sta infatti sciogliendo a un ritmo impressionante, facendo aprire depressioni nel terreno e liberando grandi bolle di gas metano. Una recente spedizione di ricercatori del Dipartimento per le Scienze e le Innovazioni di Yamal ha stimato che in Siberia ci sarebbero circa 7mila “mega bolle” di metano pronte a esplodere. Si tratta di un enorme problema perché sia le bolle di metano che il permafrost in scioglimento liberano in atmosfera enormi quantità di carbonio, il principale elemento legato al riscaldamento globale poiché responsabile dell'effetto serra. Gli esperti ritengono che anche sotto la Porta dell'Inferno vi siano grandi quantità di carbonio pronte a liberarsi in aria.

L'anidride carbonica e il metano, che è un gas climalterante molto più potente ma che perdura meno in atmosfera, generano uno strato che impedisce alla radiazione solare di liberarsi nello spazio, intrappolando il calore sulla Terra e facendo aumentare di conseguenza le temperature. Lo scioglimento del permafrost è dunque considerato un catalizzatore del cambiamento climatico che può peggiorare il già precario quadro, dovuto alle emissioni di origine antropica. Senza dimenticare che lo scioglimento dei ghiacci è considerato come una sorta di bomba a orologeria perché può rilasciare anche virus e batteri mortali di epoche passate, per i quali non disponiamo di difese immunitarie.

Dalla Porta degli Inferi stanno emergendo anche le carcasse di animali preistorici vissuti migliaia di anni fa, come un cavallo dell'Olocene, bisonti, alci, mammut e altre specie, oltre a piante superiori. La voragine ha iniziato a formarsi all'inizio degli anni '60 dopo un disboscamento selvaggio, che ha esposto il permafrost al sole e ha avviato il crollo del terreno. All'inizio si è presentata come una spaccatura del terreno, ma col passare del tempo ha iniziato ad allargarsi fino a dar vita alla mostruosa depressione. Non è chiaro fino a quali dimensioni potrà arrivare, considerando che sotto vasta parte di quella regione si trova proprio uno strato di permafrost. Ciò che è certo è che a causa del riscaldamento globale il processo continuerà ad accelerare.

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