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In Italia non si potranno più tritare né soffocare i pulcini maschi: stop al massacro dal 2027

Dopo Germania e Francia, l’Italia è il terzo Paese UE a vietare il massacro dei pulcini maschi “non produttivi”. Dal 2027 addio a tritacarne e soffocamento.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Animal Equality Italia/Video Youtube (https://youtu.be/w75rbsjc2N8)
Credit: Animal Equality Italia/Video Youtube (https://youtu.be/w75rbsjc2N8)

Dal 2027 in Italia sarà vietato uccidere i pulcini maschi del pollo (Gallus gallus domesticus), dei quali ogni anno ne vengono eliminati decine di milioni dall'industria delle uova. La ragione di questo sterminio sistematico – solo nel nostro Paese ne vengono uccisi dai 25 ai 40 milioni all'anno – risiede nel fatto che i pulcini maschi sono considerati “non produttivi” dalle imprese, dunque una spesa nel bilancio aziendale. Ovviamente non producono uova, hanno inoltre una carne fibrosa e soprattutto presentano una crescita lenta rispetto ai polli broiler, quelli che, a differenza delle galline ovaiole, sono specificatamente progettati per il mercato della carne, caratterizzati da una crescita abnorme e innaturale del petto in tempi rapidissimi. I parole semplici, i pulcini maschi vengono considerati un vero e proprio prodotto di scarto industriale e quindi vanno ammazzati subito, senza alcuna considerazione per la loro vita e le sofferenze inflitte.

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A rendere particolarmente odiosi questi massacri, infatti, vi sono anche i metodi di eliminazione estremamente crudeli. Dopo il cosiddetto sessaggio, in cui gli addetti delle linee produttive esaminano il sesso dei pulcini, i maschi vengono indirizzati ancora vivi verso i tritacarne attraverso nastri trasportatori e altri marchingegni, oppure vengono uccisi per soffocamento dentro i sacchi o con l'anidride carbonica. È un'atrocità senza giustificazione alcuna, che stride con qualsivoglia proclama sulla sostenibilità e il benessere animale sbandierato negli spot pubblicitari su uova e carne. Ora, finalmente, è stata gettata una pietra miliare che impedirà la prosecuzione di questa barbarie. La Camera dei Deputati ha infatti approvato quasi all'unanimità (si contano un solo contrario e due astenuti) un emendamento alla Legge di delegazione europea 2021. Come sottolineato dalla Lega Anti Vivisezione (LAV) in un comunicato, tale divieto “dovrà entrare in vigore entro cinque anni”. Dunque, fino al 2027 questa pratica spietata e anacronistica sarà ancora permessa sul suolo nazionale, dopodiché finirà nel dimenticatoio assieme ad altre mattanze perpetrate ai danni degli animali (sui cui diritti c'è ancora molto da lavorare).

L'Italia è il terzo Paese a recepire la direttiva europea sul benessere animale in materia di trattamento dei pulcini maschi; i primi due, Germania e Francia, hanno deciso di non triturare e soffocare più i piccoli uccelli già a partire dal prossimo anno. Per evitare il massacro si utilizzerà la tecnica del “sessaggio in ovo”, attraverso appositi dispositivi spettrofotometrici in grado di determinare il sesso dell'embrione in sviluppo, prima della schiusa. Come indicato nell'emendamento, che potete consultare cliccando sul seguente link, si punta a favorire “l’introduzione, lo sviluppo e promuovere la conoscenza di tecnologie e strumenti per il sessaggio degli embrioni in-ovo (cosiddetta « in-ovo sexing ») in grado di identificare il sesso del pulcino ancora prima della schiusa, al fine di scartare le uova che contengano pulcini maschi, o di altre tecnologie innovative che offrano una valida alternativa alla pratica di abbattimento dei pulcini”.

La LAV sottolinea che si tratta di un grande risultato “che porrà fine a una delle pratiche più efferate dell’industria zootecnica e risparmierà la sofferenza a decine di milioni di animali oggi condannati a una morte particolarmente crudele”, pur aggiungendo che, essendo già disponibile la tecnologia per il sessaggio degli embrioni, sarebbe stata auspicabile una immediata attuazione del divieto. “Si tratta in ogni caso di un importante passo avanti che, speriamo, farà riflettere anche i consumatori sulle scelte alimentari che già da oggi possono indirizzare verso alimenti vegetali che non comportano alcuna sofferenza per gli animali”, ha chiosato Lorenza Bianchi, responsabile LAV Area animali negli allevamenti. Anche Animal Equality ha accolto con grande favore l'approvazione dell'emendamento, dopo una lunga campagna di sensibilizzazione contro lo sterminio dei pulcini maschi: per l'organizzazione si tratta di un “passo storico e fondamentale in Italia per la tutela degli animali allevati a scopo alimentare”. Non resta che attendere il 2022, per la definitiva approvazione in Senato.

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