In Europa aumentano i casi di gonorrea: il problema è che alcuni antibiotici non fanno più effetto
Nel 2022 i casi di gonorrea registrati in Europa sono aumentati del 48% rispetto al 2021. L'allarme è stato dato dall'Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, in un rapporto ufficiale pubblicato a giugno 2024. In realtà, a far preoccupare le autorità sanitarie europee non è solo l'incremento dei casi, ma anche la crescente resistenza alle cure antibiotiche sviluppata da alcuni ceppi della malattia sessualmente trasmissibile.
Il fenomeno è noto come antibiotico-resistenza, ovvero la capacità degli agenti patogeni di diventare sempre meno vulnerabili agli antibiotici che fino ad allora si erano mostrati in grado di sconfiggerli. Anche se non se ne parla spesso, l'antibiotico-resistenza è una delle emergenze sanitarie più urgenti: si stima che entro il 2050 potrebbe essere responsabile di più morti di quanti sono causati oggi dal cancro, raggiungendo i 10 milioni di decessi all'anno.
L'allarme delle autorità sanitarie europee
Secondo il rapporto che riassume i risultati dell'attività di sorveglianza sulla diffusione della gonorrea nei 28 paesi dell'Unione europea (Ue) e dello Spazio economico europeo (See), sono stati segnalati 70.881 casi di gonorrea, il 48% in più di quelli registrati nel 2021.
Il dato non può essere sottovalutato – spiega l'Ecdc – soprattutto a fronte di un altro fenomeno emerso dall'attività di monitoraggio: dei ceppi del batterio responsabile dell'infezione, il Neisseria gonorrhoeae, ne sono stati segnalati due che hanno mostrato di essere resistenti al ceftriaxone, ovvero l’antibiotico raccomandato e utilizzato per trattare l'infezione. Questo significa che l'antibiotico non riesce a eliminare il batterio e quindi a curare la persona contagiata. Inoltre, questi due ceppi sembrano essere diventati più resistenti anche ad altri farmaci (in questi casi si parla di "resistenza multifarmaco".
Come la gonorrea sta diventando sempre più resistente ai batteri
In realtà, i rischi legati all'antibiotico-resistenza non riguardano solo questi due ceppi del batterio. Sempre secondo il rapporto, sta aumentando in modo preoccupante il numero di ceppi di Neisseria gonorrhoeae sui quali gli antibiotici risultano meno efficaci: solo nel 2022 i ceppi che hanno sviluppato resistenza all'azitromicina sono aumentati del 25,6%. Se si pensa che questo dato nel 2021 era circa la metà (14,2%) è chiaro come il fenomeno sia in rapida crescita. Anche altri antibiotici stanno mostrando i primi segni di una minore efficacia contro diversi ceppi di gonorrea.
Come si previene la gonorrea
L'Ecdc ha specificato che sebbene nella maggior parte dei casi oggi le infezioni da gonorrea restano curabili con gli antibiotici disponibili, questi dati rappresentano una minaccia per il futuro: per questo motivo è necessario puntare e migliorare la diagnosi e soprattuto la prevenzione. La gonorrea è infatti una malattia sessualmente trasmissibile ed è la seconda di origine batterica più diffusa a livello mondiale dopo la clamidia.
Come spiega l'Istituto superiore di sanità (Iss), la gonorrea si trasmette attraverso qualsiasi tipo di rapporto sessuale. Non sempre è sintomatica (nel 50% delle donne e nel 20% degli uomini non causa nessun sintomo) e l'unico modo per prevenirla e non correre il rischio di contrarla è usare il preservativo in tutti i rapporti sessuali occasionali.