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In Cina scoperto un nuovo virus trasmesso dalle zecche, può colpire il cervello: primo caso a Jinzhou

Il nuovo virus trasmesso dalle zecche è stato chiamato “virus delle zone umide” (wetland virus, WELV) dagli scienziati, perché il primo paziente è stato morso da una zecca infetta in un parco delle zone umide della Mongolia interna: l’infezione causa sintomi aspecifici (febbre, mal di testa e vomito) e può provocare malattie neurologiche. Almeno altre 17 persone hanno contratto il nuovo virus in diverse aree della Cina. Gli esperti: “Il virus circola tra esseri umani, zecche e diversi animali”.
A cura di Valeria Aiello
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Una zecca Haemaphysalis concinna che può trasmettere il virus delle zone umide (WELV), il nuovo virus scoperto in Cina / Credit: Wikipedia/IStock
Una zecca Haemaphysalis concinna che può trasmettere il virus delle zone umide (WELV), il nuovo virus scoperto in Cina / Credit: Wikipedia/IStock

In Cina sta circolando un nuovo virus trasmesso dalle zecche, che finora avrebbe infettato almeno 17 persone, oltre il paziente zero, un uomo di 61 anni ricoverato in un ospedale di Jinzhou, nella provincia di Liaoning.

L’uomo era stato morso da una zecca in un parco della Mongolia interna, una zona autonoma della Cina settentrionale, nel giugno 2019 e dopo cinque giorni aveva manifestato febbre, mal di testa, vomito e disfunzione multiorgano. La cura a base di antibiotici che gli era stata somministrata in ospedale non aveva però alleviato i sintomi, suggerendo che l’infezione non era causata da batteri.

Le analisi di laboratorio hanno quindi portato all’identificazione di un virus che, in seguito al sequenziamento, si è rivelato essere un orthonairovirus mai visto prima, denominato virus delle zone umide (WEtLand virus, o WELV) dagli scienziati, perché il parco dove il paziente zero era stato morso dalla zecca si trova nelle zone umide della Mongolia interna.

Cos’è l’orthonairovirus WELV, il nuovo virus scoperto in Cina

Il WELV (wetland virus, o virus delle zone umide) è un virus trasmesso dalle zecche che appartiene al genere Orthonairovirus della famiglia Nairoviridae, chiamato così perché isolato per la prima volta in un uomo che era stato morso da una zecca vettore del virus in un parco delle zone umide della Mongolia interna.

Il WELV ha un genoma a RNA a filamento singolo, strettamente correlato al genogruppo dell’orthonairovirus Hazara, che include il virus della febbre emorragica Congo-Crimea, una malattia rara e mortale, che viene trasmessa agli umani dal morso di zecche infette o tramite l’esposizione a fluidi corporei di persone infette.

Prima del paziente zero, il WELV non era mai stato isolato negli animali o negli esseri umani, ma in seguito alla scoperta del nuovo virus, gli scienziati dell’Istituto di microbiologia ed epidemiologia di Pechino hanno condotto un’indagine che ha portato all’identificazione di altri 17 casi di infezione in diverse aree della Mongolia Interna e delle province cinesi di Heilongjiang, Jilin e Liaoning.

Quali sono i sintomi dell’infezione da WELV

I sintomi dell’infezione da nuovo da nuovo orthonairovirus WELV, descritti in report pubblicato sul New England Journal of Medicine, sono aspecifici e includono:

  • febbre
  • vertigini
  • mal di testa
  • nausea e vomito
  • dolori muscolari
  • artrite
  • mal di schiena

Le analisi di laboratorio hanno inoltre mostrato che sono comuni: leucopenia (bassi livelli di globuli bianchi), trombocitopenia (basso numero di piastrine nel sangue), alti livelli di d-dimero (indicatore di coaguli di sangue) e di lattato deidrogenasi (un indicatore di danni ai tessuti o agli organi). Meno frequentemente si manifestano petecchie (piccole macchie sulla pelle o sulle mucose causate da emorragie circoscritte) e ingrossamento dei linfonodi (linfoadenopatia).

In alcuni casi, hanno osservato gli scienziati, l’infezione può colpire il cervello, causando malattie neurologiche. In particolare, uno dei pazienti positivi al virus, è entrato in coma dopo aver mostrato alti livelli di globuli bianchi, segno di infezione, nel liquido cerebrospinale.

Fortunatamente, “tutti i pazienti si sono ripresi e sono stati dimessi dopo 4-15 giorni” hanno aggiunto i ricercatori che hanno inoltre condotto alcuni test di laboratorio, su campioni di tessuto umano e nei roditori. Queste indagini hanno mostrato che il virus causa cambiamenti strutturali (effetti citopatici) nelle cellule che rivestono la vena ombelicale umana. L’iniezione del virus nell’addome di topi e criceti ha causato danni cerebrali e morte, suggerendo che il WELV ha il potenziale per provocare gravi problemi di salute negli umani, in particolare a carico del cervello.

Come si trasmette il virus WELV e dove si trova

Il nuovo orthonairovirus WELV può essere trasmesso dalla zecca Haemaphysalis concinna, anche se un’indagine approfondita nella Cina nord-orientale, dove gli scienziati hanno raccolto circa 14.600 zecche in varie località, ha mostrato che almeno altre quattro specie di zecche possono essere potenziali vettori del virus. Il nuovo virus è stato rilevato anche in pecore, cavalli, maiali e zokor del Transbaikal (Myospalax psilurus). Secondo quanto emerso finora, negli animali infetti, il virus trasmette alla prole per via transovarica.

Presi insieme, questi dati suggeriscono che l’orthonairovirus appena scoperto, il WELV, è [patogeno] per gli esseri umani […] e circola tra esseri umani, zecche e vari animali nella Cina nord-orientale – hanno concluso i ricercatori – . Migliorare la sorveglianza e il rilevamento degli orthonairovirus emergenti consentirà una migliore comprensione dell’effetto che questi virus hanno sulla salute umana”.

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