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Immenso stormo di uccelli oscura il Golfo di Corinto in Grecia: “Come in un film di Hitchcock”

Sul Golfo di Corinto, in Grecia, è stato avvistato un immenso stormo composto da decine di migliaia di uccelli. La scena ha lasciato a bocca aperta i presenti.
A cura di Andrea Centini
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Un immenso stormo composto da decine di migliaia di storni (Sturnus vulgaris) è stato avvistato e filmato sul Golfo di Corinto, innanzi alla città greca di Patrasso. Le immagini, condivise sui social network dai passanti, meravigliati – e anche un po' basiti – per la spettacolare scena, mostrano una nuvola nera e compatta di uccelli che si sposta sul pelo dell'acqua, avvicinandosi allo straordinario ponte Rion Antirion che collega il Peloponneso alla Grecia continentale. Alcuni degli osservatori hanno associato il passaggio degli storni alle inquietanti sequenze del film “Gli uccelli”, firmato dal compianto regista britannico Alfred Hitchcock. Ma in realtà non c'era assolutamente nulla da temere, né di particolarmente sorprendente nel comportamento degli storni, uccelli gregari che possono spostarsi in gruppi composti anche da milioni di esemplari.

La nuvola di uccelli sul Golfo di Corinto. Credit: Times Now
La nuvola di uccelli sul Golfo di Corinto. Credit: Times Now

Come mostra il video soprastante, durante il passaggio sull'acqua la nube di uccelli a un certo punto inizia ad aprirsi, con parte degli animali che esegue una perfetta manovra sincrona verso la sinistra. Si tratta di "danze" ben note ai cittadini romani, abituati al volo di immensi stormi neri che disegnano strane ma elegantissime figure nel cielo. Sono spesso manovre evasive, che servono a eludere gli attacchi dei principali predatori alati, come il falco pellegrino (Falco peregrinus) e lo sparviero (Accipiter nisus), ma anche il gabbiano reale (Larus michahellis). Non a caso nei primi secondi del video, proprio nel momento in cui diminuisce la densità dello stormo, si può osservare la sagoma nera di un uccello più grande che vola verso l'alto. È verosimile che gli storni stessero sfuggendo dagli attacchi di un predatore. Non è comunque inconsueto in questo periodo dell'anno osservare grandi assembramenti di questi splendidi uccelli, come mostra il video sottostante catturato ai Castelli Romani.

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Con l'arrivo del freddo, infatti, gli storni migrano dall'Europa nord-orientale verso l'Europa meridionale e anche il Nord Africa, per poi rientrare con l'arrivo della bella stagione. Tra le mete invernali preferite vi sono la Penisola Iberica, l'Italia e anche la Grecia. Sebbene si ritenga che alcune popolazioni siano in diminuzione, verosimilmente a causa dei pesticidi e dei cambiamenti climatici che hanno abbattuto la biomassa di invertebrati di cui si nutrono, la popolazione globale non sembra in diminuzione e la specie è classificata con codice LC (rischio minimo) nella Lista Rossa dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN). A causa dei grandi numeri coinvolti gli storni sono contemplati tra le cento specie più invasive del pianeta; possono infatti comportare danni significativi ai raccolti. In città, inoltre, possono rappresentare un problema per la pulizia delle strade e delle auto, per questo vengono usati dei dissuasori per provare a tenerli lontani.

Recentemente gli storni sono balzati agli onori della cronaca a causa di un incidente verificatosi a Ferrol, in Galizia (Spagna), dove centinaia di esemplari sono improvvisamente caduti dal cielo colpendo auto e persone.  Dall'analisi delle immagini gli esperti hanno determinato che si è trattato di una collisione aerea tra gruppi di uccelli che volavano in direzioni opposte, dopo essersi levate dagli alberi di un piccolo parco.

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