Immenso giacimento d’oro da 1.000 tonnellate scoperto in Cina, è il più grande di sempre: quanto vale
In Cina è stato scoperto il più grande giacimento d'oro del mondo. Secondo le stime degli esperti che lo hanno individuato, nel suo cuore si troverebbero oltre 1.000 tonnellate del preziosissimo e lucente metallo, le cui quotazioni continuano a salire vertiginosamente a causa di guerre e fibrillazioni geopolitiche internazionali. Nel momento in cui stiamo scrivendo, infatti, la quotazione è di ben 80,89 euro al grammo (negli ultimi anni la crescita è stata superiore del 500 percento) . Ciò significa che il nuovo giacimento cinese ha un valore potenziale superiore agli 80 miliardi di Euro. Un vero e proprio tesoro, che surclassa quello presente nel miniera del Sudafrica “South Deep” sita nella provincia di Gauteng. Ad oggi era considerata la principale riserva aurea del pianeta, con circa 900 tonnellate d'oro custodite al suo interno.
Il giacimento cinese è stato scoperto nella contea di Pingjiang, nel Nord-Est della popolosa provincia di Hunan, nella Cina centro-meridionale. A confermare la scoperta l'Ufficio geologico della provincia di Hunan, in base al quale sono stati identificati decine di filoni auriferi con un totale di 300 tonnellate d'oro, a circa 2.000 metri di profondità sotto un altro giacimento (quello di Wangu). Le stime sono comunque decisamente migliori, sulla base della modellazione tridimensionale eseguita dagli esperti. Secondo i geologi, infatti, le vene dello scintillante metallo raggiungerebbero i 3.000 metri di profondità, con una riserva complessiva che supererebbe le 1.000 tonnellate, come specificato in un comunicato dell'agenzia di stampa statale cinese in lingua inglese Xinhuanet.
Uno dei dettagli più impressionanti del giacimento risiede nelle quantità d'oro rilevate nei carotaggi, fino a 138 grammi per tonnellata di minerale nelle più ricche. Per rendersi conto che si tratta di una concentrazione eccezionale, basti sapere che siti con poco meno di 10 grammi d'oro per tonnellata sono considerati di “alta qualità”, come evidenziato da ScienceAlert. “Molti carotaggi rocciosi hanno mostrato oro visibile”, ha affermato a Xinhuanet il dottor Chen Rulin, un esperto di prospezione mineraria presso l'Ufficio geologico della provincia di Hunan. Il vicedirettore dell'ufficio dell'ente, il dottor Liu Yongjun, ha sottolineato che per rilevare e stimare le dimensioni del giacimento aurifero sono state utilizzate nuove tecniche basate sulla modellazione geologica 3D. Il nuovo tesoro va ad aggiungersi alle già copiose riserve auree del Dragone, che superano le oltre 2.200 tonnellate custodite solo dalla Banca Popolare Cinese.
Come si forma l'oro
Il prezioso metallo si genera attraverso i processi cosmici, nel cuore delle stelle massicce, dove pressione e temperature raggiungono livelli tali da fondere atomi leggeri in elementi più pesanti. Anche le violentissime collisioni fra stelle di neutroni – legate ad esempio alla rilevazione delle onde gravitazionali – possono dar vita all'oro. Quando questi astri "muoiono" attraverso le esplosioni stellari, le supernovae, liberano il prezioso metallo nello spazio profondo, che può essere così aggregato all'interno dei pianeti in formazione o negli asteroidi. Essendo così pesante, l'oro si addensa nel nucleo dei pianeti, ma processi geologici come eruzioni vulcaniche, terremoti, erosioni e simili possono spostare più in superficie i giacimenti auriferi, che si formano anche per il deposito del minerale disciolto mentre precipita nelle vene delle rocce.