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Il vero significato del Segreto Oscuro di Inside Out 2: “È molto di più di quello che abbiamo capito”

Nella scena post credit di Inside Out 2 viene svelato il Segreto Oscuro di Riley, un ricordo che nel suo inconscio assume le sembianze di un mostro. In realtà, questo personaggio rappresenta la rimozione, un fenomeno psichico inconscio che può avere anche un forte impatto sullo sviluppo di una persona. Lo psicologo spiega perché nel film viene rappresentato in questo modo e in che modo un trauma represso può manifestarsi a livello psicologico e comportamentale.
Intervista a Giuseppe Lavenia
Psicologo e psicoterapeuta
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C'è chi è rimasto seduto fino alla fine dei titoli di coda solo per scoprire cosa fosse e chi lo ha capito parlando con amici o scrollando sui social. A prescindere dal come, chiunque abbia scoperto cosa fosse il "Segreto Oscuro" di Riley, la protagonista di Inside Out 2, è rimasto un po' deluso. (Da qui attenzione spoiler). Gli oltre 4 milioni di persone (solo in Italia) che hanno visto il film Disney Pixar campione di incassi saranno d'accordo: come può una cosa così piccola, come un buco nel tappeto tenuto nascosto ai propri genitori, diventerà addirittura un ricordo represso, per di più rappresentato come un mostro?

In realtà, in quel piccolo manuale di psicologia che è Inside Out 2 – qui vi abbiamo parlato del significato di Ansia – nessuna scelta è casuale. Nemmeno quella di creare un personaggio dalle sembianze mostruose, quasi un gigante cattivo, e relegarlo nella stanza dei ricordi rimossi della protagonista (abbiamo provato a creare con l'IA come saranno le emozioni in Inside Out 3).

La rimozione è infatti un meccanismo psichico fondamentale con cui la mente si difende da avvenimenti traumatici. Come accade a Riley, il trauma non è necessariamente un evento oggettivamente drammatico – in psicologia tutto ciò che compone la nostra esperienza è per definizione soggettivo – ma molto dipende dagli strumenti di cui disponiamo in un dato momento per elaborare un certo evento.

Inside Out 2 lo mostra bene. Alla fine, nella scena post credit, per il bene di Riley, Gioia vuole capire cosa sia questo segreto. Alla base del suo interesse, non c'è una semplice curiosità, ma la necessità di farlo uscire allo scoperto così da rielaborarlo. I traumi repressi, infatti, proprio come metaforicamente rappresenta il personaggio di Segreto Oscuro, possono diventare dei piccoli mostri nel nostro inconscio e attivare dinamiche poco sane per il nostro benessere psicologico. Fanpage.it ne ha parlato con il dottor Giuseppe Lavenia, psicologo e psicoterapeuta esperto di adolescenza.

Da come viene descritto nel film, il Segreto Oscuro era qualcosa che Riley aveva represso. Questo significa che non ne aveva più memoria a livello conscio?

Nel film Inside Out 2 il Segreto Oscuro di Riley rappresenta un ricordo che non era più accessibile a livello conscio, risultato di quel meccanismo psicologico noto come "rimozione". La rimozione è un processo di difesa che avviene a livello inconscio, attraverso il quale pensieri, emozioni o esperienze angoscianti vengono espulsi dalla consapevolezza conscia. Questo meccanismo serve a proteggere l'individuo da emozioni troppo dolorose o traumatiche.

Anche se sono rimossi, questi segreti continuano ad avere un ruolo sulla nostra psiche?

Sigmund Freud, il fondatore della Psicoanalisi, ha descritto la rimozione come un modo per tenere a bada i pensieri inaccettabili, sebbene essi continuino a esercitare un'influenza significativa sul comportamento e sulle emozioni della persona. Questi ricordi repressi possono riemergere indirettamente, causando sintomi come ansia, comportamenti disfunzionali o somatizzazioni, ovvero manifestazioni fisiche di disturbi psicologici. Ecco perché il Segreto Oscuro di Riley simboleggia qualcosa che, sebbene nascosto alla sua consapevolezza, influisce ancora profondamente sul suo benessere emotivo e psicologico.

Sebbene il segreto fosse alla fine una cosa minima (un buco in un tappeto), nel film assume delle sembianze mostruose. Perché? 

La scelta di rappresentare un piccolo segreto come qualcosa di mostruoso riflette un altro fenomeno psicologico, quello della catastrofizzazione. Questo avviene quando la mente umana amplifica piccoli eventi o preoccupazioni fino a farli diventare enormi fonti di ansia. In Inside Out 2, la rappresentazione del buco nel tappeto come un mostro simboleggia come anche un evento insignificante possa diventare opprimente quando non viene affrontato.

Come mai anche un evento così minimo può essere percepito come difficile da accettare? 

Questo succede soprattutto nei bambini e negli adolescenti, che possono non avere ancora sviluppato completamente le capacità di gestione delle emozioni. La mente, in assenza di una risoluzione consapevole, tende a distorcere e ingigantire queste preoccupazioni, trasformandole in paure più grandi e pervasive. Questo processo è amplificato dalla vergogna e dalla colpa associate al segreto, che lo rendono ancora più minaccioso nella psiche di Riley. La visualizzazione di queste paure sotto forma di mostri serve a illustrare la potenza dei nostri conflitti interiori e l’importanza di affrontarli apertamente.

Come può manifestarsi un trauma represso?

Quando un trauma è represso, significa che non viene elaborato e risolto, ma resta attivo nell'inconscio, influenzando il comportamento e la salute mentale. Le conseguenze possono includere sintomi di ansia, depressione, disturbi somatici (come mal di testa o problemi gastrointestinali), disturbi del sonno e comportamenti compulsivi o di evitamento.

Quali sono gli effetti sulla vita quotidiana?

Questi disturbi possono manifestarsi anche in modi complessi: l'ansia può manifestarsi in forme diverse, come attacchi di panico o fobie specifiche. La depressione può emergere come un senso di tristezza persistente, perdita di interesse per le attività quotidiane e difficoltà di concentrazione. I disturbi somatici sono invece il risultato di tensioni psicologiche non risolte che si manifestano attraverso il corpo, creando una connessione mente-corpo che può complicare ulteriormente il quadro clinico del paziente.

Inoltre, il trauma represso può riemergere sotto forma di flashback, incubi o attraverso sintomi somatici senza una causa fisica apparente, portando a un deterioramento generale della qualità della vita, che può compromettere anche le relazioni interpersonali: la persona può fare fatica a fidarsi degli altri o ad avere un'intimità emotiva sana.

Esistono delle tecniche per far riemergere un segreto represso dall’inconscio?

Esistono diverse tecniche psicoterapeutiche che possono aiutare a far emergere ricordi repressi dall'inconscio e integrarli nella consapevolezza cosciente. Una delle più comuni è la psicoanalisi, che utilizza metodi come le libere associazioni, l'analisi dei sogni e l'esplorazione del transfert per portare alla luce contenuti inconsci. Può essere utile anche la terapia cognitivo-comportamentale (CBT): può aiutare, specialmente attraverso tecniche di ristrutturazione cognitiva e esposizione graduata per affrontare e rielaborare i traumi.

Si sente parlare spesso anche di EMDR. In cosa consiste?

Un'altra tecnica efficace è la EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), che combina movimenti oculari con la rievocazione del trauma per desensibilizzare il ricordo traumatico e rielaborarlo in modo più sano. L'ipnosi clinica è un'altra opzione, che può facilitare l'accesso a ricordi repressi attraverso uno stato di rilassamento profondo e concentrazione focalizzata. Anche le tecniche di mindfulness e meditazione possono essere utili, poiché aumentano la consapevolezza del momento presente e permettono di esplorare i pensieri e le emozioni senza giudizio.

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