Il vaccino antinfluenzale abbatte il rischio di ricovero per influenza grave o critica nei bambini
Il vaccino antinfluenzale riduce di oltre il 50 percento il rischio di visite al pronto soccorso e ricovero in ospedale a causa dell'influenza nei bambini. È quanto emerso da un nuovo studio che ha valutato l'efficacia del vaccino contro i virus influenzali negli Stati Uniti tra il 2015 e l'inizio 2020, subito dopo lo scoppio della pandemia di COVID-19 causata dal coronavirus SARS-CoV-2. L'influenza è una malattia infettiva sin troppo spesso sottovalutata, ma che solo in Italia, in base ai dati diffusi dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS), provoca direttamente o indirettamente circa 8.000 morti ogni anno. Tra le fasce della popolazione più a rischio vi sono proprio i bambini, gli anziani e i soggetti fragili con comorbilità, così come gli immunodepressi.
A condurre il nuovo studio è stato un team di ricerca statunitense guidato da scienziati della Divisione Influenza presso i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) di Atlanta, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi di diversi istituti. Fra quelli coinvolti il Dipartimento di Pediatria del Baylor College of Medicine, l'Ospedale pediatrico del Texas, il Centro medico universitario Vanderbilt, il Centro medico dell'ospedale pediatrico di Cincinnati e molti altri. I ricercatori, coordinati dalla dottoressa Kelsey M. Sumner, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver condotto uno studio caso-controllo su quasi 16.000 bambini e adolescenti con malattie respiratorie acute che sono stati portati al pronto soccorso dai genitori (o sono stati ricoverati in ospedale) tra il 6 novembre 2015 e l'8 aprile del 2020, pochi giorni dopo la dichiarazione dello stato di pandemia da parte dell'Organizzazione Mondiale di Sanità (OMS).
I bambini e adolescenti coinvolti avevano un'età compresa tra i 6 mesi e i 17 anni ed erano in leggera maggioranza maschi (55 percento). Nella maggior parte dei casi si trattava di bambini di età compresa fra 6 mesi e 8 anni (85,5 percento), mentre il restante 14,5 percento aveva tra 9 e 17 anni. Circa la metà di tutti i partecipanti allo studio aveva ricevuto almeno una dose di vaccino contro l'influenza. I campioni biologici di tutti i bambini e gli adolescenti sono stati sottoposti a test influenzale e il 17,2 percento (circa 2.700 individui) è risultato positivo. Fra essi, il 61,8 percento è stato portato al pronto soccorso dai genitori; il 33,1 percento è stato ricoverato in ospedale per influenza seria ma non critica; e il 5,1 percento è stato ricoverato per influenza critica.
Incrociando i dati delle visite in ospedale e dei ricoveri con il tasso di vaccinazione, la dottoressa Sumner e colleghi hanno determinato che il vaccino contro l'influenza ha abbattuto complessivamente del 55,7 percento il rischio di dover necessitare di assistenza sanitaria (visita al pronto soccorso o ricovero). La percentuale di protezione risultava simile per influenza grave, influenza critica e influenza "normale" ma che necessitava di una visita al pronto soccorso. In altri termini, bambini e adolescenti risultavano sensibilmente più protetti dall'influenza (compresa quella grave o critica), anche con una sola dose di vaccino antinfluenzale. “I risultati di questo studio caso-controllo con un disegno di test negativo su bambini con diversi gradi di gravità dell'influenza suggeriscono che la vaccinazione antinfluenzale protegge i bambini da tutti i livelli di grave malattia influenzale”, hanno chiosato gli autori dello studio. Per questa ragione raccomandano i genitori di far vaccinare i propri figli contro i virus influenzali stagionali. I dettagli della ricerca “Estimated Vaccine Effectiveness for Pediatric Patients With Severe Influenza, 2015-2020” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica JAMA Network.