Il torrente che si tinge completamente di rosso: il video delle acque del Sarandí

A Buenos Aires, nella provincia sudorientale della provincia di Avellaneda, il torrente Sarandí si è colorato di un colore rosso vivo. La causa è probabilmente da attribuire agli sversamenti illegali che le numerose industrie dell’area riversano nell’acqua.
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X | Immagini dai video che mostrano il torrente Sarandí
X | Immagini dai video che mostrano il torrente Sarandí

Un rosso acceso, vivo, come il colore del sangue. Stanno facendo il giro del mondo le immagini del torrente Sarandí, nella parte sud-orientale di Buenos Aires, completamente tinto di rosso. Il ruscello attraversa il centro di Villa Inflamable – letteralmente "villa infiammabile" – un luogo nella provincia di Avellaneda noto in tutta l'Argentina, e non solo, per la gravissima situazione ambientale: parliamo infatti di uno dei più grandi poli petrolchimici del Paese.

A causa della cattiva gestione delle industrie che negli anni si sono concentrate in questa zona, il bacino del fiume Matanza-Riachuelo, di cui il torrente Sarandí fa parte, ha raggiunto livelli di inquinamento così allarmanti che nel 2008 la Corte Suprema argentina ne ha ordinato la bonifica. Ma da allora, nulla è davvero cambiato, e l'area, così come le persone che ci vivono, continuano a essere esposti ad alti livelli di inquinamento che mettono seriamente a rischio la loro salute e la loro vita. Il tasso di tumori registrato tra gli abitanti è molto più elevato della norma, anche tra i bambini.

Cos'è successo

I media locali che hanno dato la notizia del cambiamento improvviso dell'acqua spiegano che la causa è quasi certamente da attribuire all‘inquinamento prodotto dagli stabilimenti industriali, che – denunciano i residenti – continuano a immettere nell'acqua del bacino scarichi illegali.

Al quotidiano La Nacion le autorità locali di Avellaneda hanno spiegato di aver effettuato le prime analisi su campioni di acqua e aver già denunciato la situazione al Ministero delle Infrastrutture e dei Servizi Pubblici di Buenos Aires. Le indagini sono ancora in corso, ma le autorità sospettano che la causa del fenomeno sia la presenza di anilina, una sostanza chimica pericolosa per l'ambiente e velenosa per l'uomo con possibili effetti cancerogeni.

Il possibile collegamento con l'attività industriale

Sempre secondo fonti locali, l'ipotesi più verosimile è che l'anilina sia finita nel torrente a causa di sversamenti illegali rilasciati, volontariamente o per colpa di un guasto, da una delle industrie tessili che si trovano lungo il bacino.

Tuttavia, anche se le immagini di questi giorni sono più forti del solito, non è affatto la prima volta che il torrente Sarandí cambia aspetto, colore e odore, diventando la prova innegabile dell'inquinamento fuori controllo nell'area. "Oggi abbiamo questo, acqua rossa. Ma il torrente è stato grigio, verde, mezzo viola, bluastro, quando l'acqua è marcia, sporca di grasso", ha detto una residente del posto a La Nacion. "Siamo i dimenticati. Nella zona manca tutto, non abbiamo neanche l'acqua potabile", denuncia un'altra donna al quotidiano argentino.

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