Il test della caduta del righello può dirti quanto stai invecchiando: come farlo a casa

Un semplice esperimento, noto come test della caduta del righello, può offrire preziose indicazioni su come stai invecchiando. Misurando il tempo di reazione – cioè quanto rapidamente si riesce ad afferrare un righello lasciato cadere – è infatti possibile avere una misura della prontezza del nostro cervello ma anche avere informazioni sul rischio di diverse altre condizioni legate all’età, non solo cognitive.
Recenti studi suggeriscono infatti l’esistenza di una relazione tra tempi di reazione più bassi e una maggiore probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari, oltre a una maggiore predisposizione a cadute e insorgenza di demenza. Come spiegato il dottor Simon Cox, professore di invecchiamento cerebrale e cognitivo presso l’Università di Edimburgo, in Scozia, i tempi di reazione “ci dicono molto sul funzionamento combinato di più sistemi biologici” ha affermato l’esperto alla BBC. “Un loro calo – ha aggiunto Cox – indica probabilmente un accumulo di deterioramento correlato all’età”.
Come funziona il test della caduta del righello
Il test della caduta del righello misura i tempi di reazione, rivelandosi uno strumento utile per valutare quanto si sta invecchiando: i tempi di reazione, come noto, tendono infatti a diminuire progressivamente con l’avanzare dell’età, in particolare dai 30 anni in poi.
Monitorare periodicamente i tempi di reazione può quindi evidenziare cambiamenti nella risposta del nostro cervello in funzione di uno stimolo, cioè della velocità con cui il nostro cervello elabora le informazioni ed emette un segnale di risposta: nel caso del test della caduta del righello, il tempo di reazione viene valutato in base al punto in cui il righello viene afferrato.
Per fare questo test occorre l’aiuto di un’altra persona (oltre chiaramente a un righello di almeno 30 cm) e funziona così:
- La persona che si sottopone al test deve essere seduta su una sedia e deve appoggiare il braccio su un tavolo, in modo che il polso sporga dal bordo e il pollice e l’indice siano rivolti verso l’alto
- La persona che ci aiuta a svolgere il test deve tenere il righello in verticale, in corrispondenza della parte finale (con lo “zero” rivolto verso il basso), in direzione della mano di chi deve afferrarlo
- Senza preavviso, la persona che regge il righello lo fa cadere, mentre chi si sottopone al test deve afferrarlo il più rapidamente possibile
- Il punto in cui viene afferrato il righello, ovvero la distanza percorsa dal righello in caduta prima di essere afferrato, riflette il tempo di reazione.
Una prestazione eccellente equivale ad afferrare il righello a una distanza inferiore a 7,5 cm; una prestazione superiore alla media è compresa tra 7,5 e 15,9 cm; una prestazione nella media è compresa tra 15,9 e 20,4 cm, mentre una prestazione inferiore alla media è compresa tra 20,4 cm e 28 cm. Sopra i 28 cm, i tempi di reazione sono considerati scarsi.
Quando si valutano i risultati di questo test, soprattutto quando è la prima volta che si esegue, occorre comunque non generalizzare: è infatti importante sapere che alcune persone possono essere semplicemente più lente di altre senza che questo rifletta necessariamente un problema. La cosa importante da tenere in considerazione è infatti il modo in cui varia la velocità di reazione nel tempo, ad esempio di anno in anno: in questo caso, una sensibile diminuzione del tempo di reazione potrebbe essere un segnale di invecchiamento.