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Il sonno può peggiorare durante le vacanze di Natale: i consigli dell’esperto per riposare meglio

Aspettative sociali, stress nei rapporti familiari, ma anche alimentazione scorretta e consumo di alcol possono peggiorare la qualità del sonno, con un impatto anche sul nostro benessere psicofisico. Alcune azioni possono però limitarne l’impatto e rendere il periodo delle feste meno difficile e stressante.
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Ci siamo, il Natale è alle porte. Questo significa regali, giorni di vacanza e tempo in famiglia. Ma anche stress, visite di parenti poco graditi, cambiamenti nel proprio stile di vita e per molti, forse, anche nostalgia e solitudine. Tutte questi fattori, fisici ed emotivi, potrebbero avere un effetto sull'equilibrio psicofisico di molti, perfino sulla qualità del sonno.

In un articolo sul Washington Post, Lisa Strauss, una psicologa esperta in disturbi del sonno, ha spiegato in che modo il periodo delle vacanze natalizie potrebbe impattare sul nostro sonno e quali suggerimenti potrebbero essere applicati per ridurre gli effetti meno positivi delle feste sulla nostra salute.

Vacanze di Natale e qualità del sonno

Un sonno di qualità è fondamentale per il nostro benessere, presente e futuro. A lungo andare, dormire male o poco può infatti rappresentare un fattore di rischio per diverse condizioni di salute, compresa la demenza e la malattia di Alzheimer. Ovviamente, in questi casi ci si riferisce a disturbi del sonno cronici, ma anche brevi periodi di sonno irregolare sono da evitare e durante le feste potrebbe diventare più difficile riuscirci.

Nel periodo delle vacanze di Natale, infatti, spiega l'esperta, si concentrano una serie di potenziali nemici del sonno: lo stress dovuto alle alte aspettative che imponiamo a noi stessi o al vedersi i propri spazi invasi – soprattutto se si hanno ospiti a casa – ma anche l'improvviso cambio nei ritmi di vita, l'eccesso di cibi pesanti ricchi di grassi e zuccheri e il consumo di alcol. Tutti fattori che alterano il normale ciclo del sonno.

Attenzione ai propri spazi

Una delle prime raccomandazioni dell'esperta è quella di ricavarsi uno spazio o un momento della giornata solo per sé, magari un paio di ore, prima di mettersi a letto, per allentare la tensione e liberarsi dal senso di responsabilità avvertito durante tutto il giorno nei confronti degli altri: questo è vero soprattutto se ospitiamo parenti o amici e ci preoccupiamo di farli sentire bene e a loro agio a casa nostra.

Un altro consiglio è quello di tenere la stanza in cui si dorme chiusa durante il giorno, così da preservare la sua funzione di "luogo sicuro" e soltanto nostro. A questo fine può essere utile anche utilizzare degli strumenti per ridurre il rumore, sia per evitare che il sonno venga disturbato sia per avere l'impressione di essere soli mentre si sta dormendo e recuperare così un po' di privacy.

L'impatto dell'inverno sul ritmo circadiano

C'è anche poi da considerare i possibili effetti che l'inverno può avere sul ritmo circadiano, ovvero il nostro naturale orologio che regola l'alternanza tra sonno e veglia. Le giornate più corte e la mancanza di luce solare possono infatti portare le persone ad addormentarsi prima ma ad avere più risvegli durante il sonno, spiega l'esperta, che consiglia a chi sente di avere questo problema di rivolgersi a un esperto del sonno che potrebbe valutare "un regime di luce e buio" tale da regolarizzare il sonno.

Inoltre, "le giornate più corte e fredde influenzano anche l'umore, l'energia e l'appetito". Questo potrebbe indurre le persone a sentirsi più stanchi o tristi e ad assumere così atteggiamenti meno sani per loro salute, fisica e psicologica, come mangiare cibi poco salutari, bere più alcol e fare meno attività fisica.

Alimentazione e consumo di alcolici

Chiaramente non c'è Natale senza le grandi tavolate o gli aperitivi con gli amici di sempre. Tutti momenti (quasi) sempre molto piacevoli da vivere, ma anche questi cambiamenti repentini nello stile alimentare possono avere un prezzo da pagare quando la sera ci si mette a letto.

Come spiega il portale della Fondazione Humanitas, avere una cena troppo abbondante o con pasti difficili da digerire è tra le abitudini che influenzano negativamente il sonno. Questi possono ad esempio causare reflusso (anche asintomatico) e portare così a svegliarsi più volte durante la notte. Meglio quindi non eccedere con piatti e dolci troppo complessi e non dimenticare di aggiungere al nostro piatto alimenti ricchi di triptofano, sali minerali e vitamina B, come frutta, verdure a foglie larga, semi e pesce e riso integrale.

Anche gli alcolici non aiutano il sonno: il fatto che possano indurre sonnolenza e farci addormentare prima non significa infatti che favoriscano effettivamente il sonno. Anzi l'alcol, soprattutto se consumato prima di andare a dormire, può causare apnee notturne o far russare di più, inducendo quindi un sonno frammentato e di scarsa qualità.

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