Il Sole potrebbe essere più grande di quanto pensavamo
Il Sole è la stella più massiccia del Sistema Solare, attorno a cui orbitano i pianeti, i loro satelliti e molti altri corpi minori. Da solo, rappresenta quasi il 99,86% della massa di tutto il Sistema solare ma, a quanto pare, è possibile che sia ancora più grande di quanto pensavamo.
Le stime ufficialmente accettate indicano che il raggio del Sole sia di 695.700 chilometri, secondo quanto stabilito dall’Unione Astronomica Internazionale sulla base delle osservazioni della fotosfera, lo strato più profondo dell’atmosfera solare che consideriamo come la superficie del Sole. Tuttavia, utilizzando altri metodi per determinare le dimensioni del Sole, si scopre che le misurazioni non concordano esattamente su un unico numero.
In un nuovo studio, pubblicato sul Monthly Notice della Royal Astronomical Society, i ricercatori hanno calcolato che il raggio del Sole è più grande della stima fotosferica ufficiale. La differenza è di circa 80 chilometri, il che potrebbe implicare che gli attuali modelli solari non siano esattamente corretti. Per arrivare alla nuova stima, gli studiosi hanno tracciato le oscillazioni del Sole, analizzando il percorso delle onde sonore di tipo p, che sono quelle che attraversano il Sole, compreso il suo nucleo.
La nuova stima, che porterebbe a circa 695.780 chilometri il raggio del Sole, è di qualche centesimo per cento più grande di quanto determinato mediante misurazione ottica diretta della fotosfera e, spiegano gli studiosi, è pressoché coerente con quanto suggerito dalle misurazioni basate sulle onde di tipo f, che sono le onde sonore abbastanza vicine alla superficie solare, utilizzate in passato per calcolare le dimensioni del Sole.
Perché non siamo ancora sicuri di quanto sia grande il Sole
Il motivo per cui i diversi metodi utilizzati per stimare le dimensioni del Sole non forniscono una risposta univoca non è ancora compreso.
Secondo gli studiosi, è possibile che a influenzare le misurazioni sia il ciclo solare, la variazione di attività che il Sole sperimenta ogni 11 anni, che potrebbe avere conseguenze sia sulla superficie sia sulla luminosità del Sole, alterando così le misurazioni. Non è però escluso che si tratti di un fenomeno più profondo, di cui le onde p non risentirebbero, rappresentando un metodo di stima più robusto rispetto alle misurazioni effettuate osservando la fotosfera.