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Il rover Perseversance ha catturato uno spettacolare tramonto “blu freddo” su Marte

Grazie alla fotocamera NAVCam il rover Perseverance della NASA ha immortalato uno spettacolare tramonto “blu freddo” su Marte. Ecco perché ha questo colore.
A cura di Andrea Centini
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Credit: NASA
Credit: NASA

Il rover Perseverance della NASA, giunto nel cratere Jezero il 18 febbraio del 2021, ha catturato uno straordinario tramonto su Marte tinto di un blu freddo. L'aspetto è proprio quello del Sole che cala sull'orizzonte di un mondo alieno. La fotografia è stata scattata martedì 4 luglio 2023, durante l'842esimo sol – il giorno marziano – dall'inizio della missione del robot (un sol equivale esattamente a 24 ore 39 minuti e circa 35 secondi, rispetto alle 24 ore del giorno terrestri).

Nonostante lo scatto abbia circa tre mesi, è stato condiviso solo di recente sul profilo “Mars Mission Images Bot” su X (ex Twitter). Si tratta di un account particolare che pubblica automaticamente le fotografie scattate dai rover della NASA su Marte. È un bot basato su sofisticati algoritmi che selezionano le immagini più belle, curiose e particolari estrapolate dagli imponenti database (pubblici) costantemente aggiornati dalle missioni sul Pianeta Rosso. Oltre all'immagine il bot inserisce il nome del rover – in questo caso l'ultimo statunitense ad essere “ammartato” -, il sol, il tema trattato e il tipo di fotocamera utilizzato per catturare le immagini. Perché i moderni rover ne hanno diverse per immortalare le meraviglie di Marte.

Tramonto catturato dal rover Spirit nel 2005. Credit: NASA/JPL/Texas A&M/Cornell
Tramonto catturato dal rover Spirit nel 2005. Credit: NASA/JPL/Texas A&M/Cornell

Nel caso dello scatto del tramonto blu la fotocamera impiegata è stata la NAVCam, la fotocamera di navigazione che permette di avere una vista a 360° attorno a Perseverance. Non è quella dotata della qualità migliore (la risoluzione è di soli 1024 x 1024 pixel), ma ciò non significa che non possa catturare scorci suggestivi, come il suddetto tramonto. Ma perché il cielo marziano può tingersi di questo blu più o meno intenso? Le ragioni sono diverse. Innanzitutto Marte è molto più distante dalla Terra dal Sole, dunque riceve solo una parte della luce che abbraccia – e dona vita – al nostro pianeta. Inoltre ha un'atmosfera decisamente più debole e rarefatta, pertanto le interazioni tra i composti presenti è differente. Ciò che dona ai tramonti marziani il colore azzurro sono tuttavia le polveri sollevate da vento, diavoli di sabbia e vere e proprie tempeste di polvere, che su Marte possono occupare larga parte del pianeta e per un lungo periodo, oscurando il Sole (e i pannelli solari degli strumenti scientifici).

La polvere presente nell'atmosfera marziana favorisce il passaggio della luce blu a lunghezza d'onda più corta e filtra agevolmente quella a lunghezza d'onda più lunga, come quella rossa e arancione. L'effetto è più evidente al tramonto quando il Sole è basso sull'orizzonte e la sua luce deve attraversare una parte più cospicua dell'atmosfera marziana (sulla Terra avviene praticamente l'opposto, dal punto di vista dei colori). A spiegare in dettaglio cosa avviene sul Pianeta Rosso, meta più ambiziosa della futura esplorazione spaziale, il professor Mark Lemmon della Texas A&M University: “I colori derivano dal fatto che la polvere molto fine ha le dimensioni giuste affinché la luce blu penetri nell'atmosfera in modo leggermente più efficiente. Quando la luce blu si disperde dalla polvere, rimane più vicina alla direzione del Sole rispetto alla luce di altri colori. Il resto del cielo va dal giallo all'arancione, poiché la luce gialla e rossa si diffondono in tutto il cielo invece di essere assorbite o stare nei pressi del Sole”, ha chiosato l'esperto in un comunicato. In passato sono state scattate immagini molto più suggestive del tramonto marziano blu, ma anche quella dello scorso luglio è un valido esempio del suggestivo fenomeno.

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