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Il rover Perseverance ha filmato un diavolo di polvere su Marte: ecco di cosa si tratta

Grazie alla Navcam il rover Perseverance della NASA è riuscito a catturare le immagini di un diavolo di polvere su Marte, mentre attraversa il cratere Jezero a una velocità di 19 km/h. Ecco cos’è questo fenomeno e quando si forma.
A cura di Andrea Centini
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Il rover Perseverance della NASA ha catturato le immagini di un diavolo di polvere (dust devil) sulla superficie di Marte. Si tratta di un tipo di vortice d'aria – e sabbia marziana – piuttosto frequente sul Pianeta Rosso che si genera quando l'aria calda e secca a livello del suolo si solleva e incontra colonne discendenti di aria fredda. Questi fenomeni atmosferici sono presenti anche sulla Terra, tuttavia su Marte possono diventare decisamente più imponenti, a causa del fatto che l'atmosfera è decisamente più debole e rarefatta e vi è un'escursione termica maggiore rispetto a quella del nostro pianeta.

Il diavolo di polvere è stato catturato il 30 agosto 2023 (o sol 899) dalla Navcam del rover Perseverance, “ammartato” la sera del 18 febbraio del 2021 nel cratere Jezero, dove è costantemente impegnato in molteplici analisi del suolo e dell'atmosfera. La missione più importante è la caccia a eventuali segni di vita passata sul pianeta (il sogno è che possa rilevare anche qualcosa di presente, anche se molto improbabile). Proprio mentre si muoveva all'interno del cratere la fotocamera di navigazione del rover ha immortalato la porzione inferiore del diavolo di polvere, che viaggiava a una velocità di 19 chilometri orari e a circa 4 chilometri di distanza, in una zona che gli scienziati della NASA hanno soprannominato Thorofare Ridge. Il video condiviso dall'Agenzia aerospaziale statunitense è accelerato di 20 volte e mostra 21 fotogrammi ripresi alla distanza di 4 secondi l'uno dall'altro.

Come spiegato in un comunicato stampa della NASA, i ricercatori hanno stimato che il diavolo di polvere avesse una larghezza di 60 metri e un'altezza di circa 2 chilometri. Quest'ultima misura è stata fatta sulla base dell'ombra proiettata al suolo, dato che la fotocamera di Perseverance ha ripreso solo la porzione inferiore del fenomeno. “Non vediamo la sommità del diavolo di polvere, ma l'ombra che proietta ci dà una buona indicazione della sua altezza”, ha dichiarato il dottor Mark Lemmon, scienziato planetario presso lo Space Science Institute di Boulder e tra i ricercatori impegnati nella missione di Perseverance. “La maggior parte sono colonne verticali. Se questo diavolo di polvere fosse configurato in questo modo, la sua ombra indicherebbe che è alto circa 2 chilometri”, ha chiosato l'esperto.

I diavoli di polvere sono fenomeni frequenti su Marte e i primi sono stati rilevati negli anni '70 del secolo scorso grazie alle rilevazioni della sonda Viking. Con i rover è stato possibile catturarne immagini spettacolari. Ad esempio Curiosity ne ha ripreso uno spettacolare nel cratere Gale nel 2017, mentre a marzo del 2005 uno di questi fenomeni ripulì il rover Spirit dalla polvere depositata sui suoi pannelli, permettendogli così di acquisire nuovamente l'energia perduta.

È noto che su Marte i "dust devils" si formano soprattutto in primavera e in estate e che giocano un ruolo fondamentale nello spostamento della sabbia da un luogo all'altro del pianeta. Alcuni possono avere diametri di centinaia di metri. Per gli scienziati planetari sono fenomeni molto importanti da studiare poiché ci aiutano a capire l'atmosfera marziana e migliorare i modelli meteorologici. Sono tutti dati preziosissimi, dato che Marte rappresenta attualmente l'obiettivo più ambizioso per l'esplorazione spaziale. Secondo le previsioni, i primi uomini e donne potrebbero giungervi attorno alla metà degli anni '30.

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