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Il rischio di infarto misurato con un test da cinque minuti: la proposta dei ricercatori

Uno studio condotto su 25.000 partecipanti ha permesso di formulare un questionario di 14 domande: secondo i ricercatori che lo hanno elaborato sarebbe in grado di rilevare il rischio di malattie cardiovascolari con un grado di sicurezza del 65%.
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Un test fai da te di 14 domande per valutare il rischio di malattie cardiovascolari, compreso quello di infarto. È la proposta di un gruppo di ricercatori svedesi che a partire dai dati di circa 25.000 partecipanti tra i 50 e i 64 anni ha messo a punto un questionario in grado di rilevare il rischio di malattie cardiovascolari con un grado di sicurezza del 65%. Almeno così sembrano suggerire i risultati degli studi effettuati per valutarne l'efficacia e publicati sul Journal of the American Heart Association.

I ricercatori dell'Università di Göteborg, in collaborazione con la Swedish Heart Lung Foundation, hanno elaborato il test partendo dalla valutazione dello stato di salute delle arterie dei partecipantiB: la presenza di aterosclerosi coronarica asintomatica è infatti un noto fattore di rischio per la cardiopatia ischemica, oltre a essere rilevabile attraverso le tecnologie di screening per immagini. Secondo un recente studio, i primi segni di un infarto possono essere visti perfino con dieci anni di anticipo.

Il questionario fai da te

Dopo aver valutato il grado di aterosclerosi in ogni partecipante, i ricercati hanno confrontato i risultai ottenuti con le informazioni ricavate attraverso una serie di questionari autovalutativi somministrati ai partecipanti: in questo modo sono riusciti a individuare i fattori maggiormente associati alla presenza di alterosclerosi e in base a questi studiare le domande in grado di individuarli.

Il risultato finale è un quiz molto semplice che si compila in cinque minuti, composto da 14 domande a cui tutti possono rispondere senza troppe difficoltà. Le domande indagano aspetti molto semplici inerenti allo stato di salute e alle abitudini di vita: tra i fattori presi in considerazione ci sono età, sesso, peso, circonferenza della vita, ipertensione, livelli di grassi nel sangue alti, diabete, familiarità con malattie cardiovascolari e la presenza di abitudini come il fumo.

Perché potrebbe essere utile

Ovviamente questo test non nasce per sostituirsi al medico, né tanto meno per sostituirsi alla visita specialistica, ma è piuttosto pensato come uno strumento di lavoro che può facilitare la diagnosi precoce, individuando le persone ad alto rischio di infarto o coloro che sono oggi sottotrattati".

"L'aterosclerosi coronarica rilevata dallo screening per immagini è un marcatore di elevato rischio cardiovascolare. Tuttavia – si legge nello studio – questa tecnologia comporta grandi risorse e l'esposizione alle radiazioni. L'obiettivo era, quindi, quello di testare se i dati ottenute non su immagini, in particolare i dati che possono essere auto-riportati, potessero essere utilizzati per identificare individui con aterosclerosi coronarica da moderata a grave".

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