Il relitto del Titanic filmato a una qualità mai vista prima: il video del colosso affondato
Il relitto del Titanic, il più grande e lussuoso transatlantico mai costruito, fu individuato per la prima volta il primo settembre del 1985 dal team guidato dall'archeologo e oceanografo statunitense Robert Ballard, grazie all'ausilio del sommergibile “Argo”. Da allora sono state catturate molteplici immagini della gigantesca nave lunga 270 metri, che si ruppe in due tronconi dopo l'impatto col famigerato iceberg che la fece affondare il 15 aprile del 1912. Oggi, a 110 anni dal tragico evento, che costò la vita a oltre 1.500 persone, i ricercatori e gli avventurieri della società OceanGate Expeditions hanno registrato il video più dettagliato e suggestivo del colosso sommerso, grazie a potentissime fotocamere dotate di una risoluzione 8K (4.320p). È la prima volta che il celebre relitto è stato documentato con una simile qualità.
L'anteprima del video “First 8K Video of the RMS Titanic”, che potete vedere in testa all'articolo, è stata caricata sul canale Youtube dell'organizzazione, permettendo uno sguardo inedito sui resti del transatlantico, la cui vicenda è divenuta ancor più leggendaria grazie al blockbuster di James Cameron del 1997 con i giovani Leonardo DiCaprio e Kate Winslet. “Gli incredibili dettagli nel filmato 8k aiuteranno il nostro team di scienziati e archeologi marittimi a caratterizzare il decadimento del Titanic in modo più preciso mentre acquisiamo nuovi filmati nel 2023 e oltre. L'acquisizione di questo filmato 8K ci consentirà di zoomare e mantenere la qualità 4K, che è la chiave per progetti video coinvolgenti e su grande schermo. Ancora più notevoli sono i colori fenomenali in questo filmato”, ha dichiarato con entusiasmo in un comunicato stampa Stockton Rush, il Presidente di OceanGate Expeditions. Il confronto con i video registrati nel 2021 hanno permesso agli esperti di notare diversi cambiamenti in alcune aree del Titanic, che continua a essere inesorabilmente consumato dal sale dell'Atlantico da oltre un secolo. Le immagini sono state catturate dalle fotocamere installate sul versatile sommergibile Titan.
Tra i dettagli osservati per la prima volta dagli esperti vi sono alcune scritte del produttore di ancore Noah Hingley & Sons Ltd., rilevate sulla gigantesca ancora di babordo. “Ho studiato il relitto per decenni e ho completato più immersioni, e non ricordo di aver visto nessun'altra immagine che mostrasse questo livello di dettaglio. È eccitante che, dopo così tanti anni, abbiamo scoperto un nuovo dettaglio che non era così evidente con le precedenti generazioni di tecnologie per fotocamere”, ha dichiarato il subacqueo e veterano di OceanGate Expeditions Rory Golden. Altri elementi che possono essere osservati nel video sono la gru utilizzata per sollevare l'enorme ancora da 15 tonnellate e un grillo o maniglione in acciaio che all'epoca era fissato all'albero maestro del Titanic (crollato). Nella seconda parte del video si vedono invece peculiari strutture rotonde, i passacavi che permettevano alla nave di attraccare al porto ed essere tenuta in sicurezza. A un certo punto si vede anche la catena dell'ancora di babordo, i cui anelli pesavano oltre 90 chilogrammi ciascuno. “Una delle clip più sorprendenti mostra una delle caldaie che cadde sul fondo dell'oceano quando il Titanic si spezzò in due. In particolare, è stata una delle caldaie che è stata avvistata per la prima volta quando il relitto del Titanic fu identificato nel 1985”, ha dichiarato Golden.
Durante il video a un certo punto si possono osservare anche due puntini laser verdi; sono indicatori luminosi – a 10 centimetri di distanza – che servono ai ricercatori per determinare le dimensioni degli oggetti inquadrati. Sono tutti dati utilissimi che aiuteranno a valutare e monitorare il tasso di decadimento del Titanic durante le prossime spedizioni. OceanGate Expeditions, leader mondiale nell'esplorazione delle profondità oceaniche, sta già programmando la missione per maggio 2023. Oltre a studiare il relitto gli scienziati raccolgono informazioni sulla biodiversità che si è costituita sui resti del colosso affondato durante il viaggio inaugurale (tra Southampton e New York), offrendo dati preziosi anche per ecologi e biologi.