Il piombo nella benzina può aver causato problemi mentali a 150 milioni di persone: cosa dice lo studio
Un nuovo studio negli Stati Uniti ha stabilito che circa 150 milioni di disturbi mentali diagnosticati negli ultimi 75 anni sarebbero stati causati dall'esposizione infantile al piombo, soprattutto a causa della sua presenza nella benzina, dove per decenni, fino ai primi anni '90, è stato aggiunto come additivo. Tra i disturbi che questa esposizione sui bambini avrebbe contribuito a far insorgere ci sarebbero ansia, depressione e condizioni come l'ADHD. Ma gli effetti del piombo sul cervello di milioni di persone non si sarebbero limitati a questo: sarebbero riconducibili alle elevate concentrazioni di piombo nell'ambiente anche disturbi della personalità e una riduzione del quoziente intellettivo (QI).
Perché il piombo è velenoso per il cervello
Oggi sappiamo che il piombo è una pericolosa neurotossina, in quanto – come spiega il portale dell'Istituto superiore di sanità (Iss) – l'avvelenamento da piombo può portare a coma, morte e gravi ritardi mentali. Ma anche esposizioni a livelli più bassi ma ripetute possono causare danni cerebrali irreparabili, soprattutto nei bambini, come deficit nell'apprendimento con riduzione del QI e comportamenti antisociali.
Tuttavia, nel ‘900, quando gli effetti tossici del piombo non erano ancora noti, questo metallo pesante è stato utilizzato in molti settori. Nello specifico, questo studio si è concentrato sul piombo presente nella benzina. Negli Stati Uniti, infatti, a partire dal 1923 il piombo è stato aggiunto alla benzina per migliorare l'efficienza dei motori, e così è stato fino all'introduzione del primo divieto nel 1996.
Cosa ha dimostrato lo studio
Come si legge nello studio, pubblicato sulla rivista Journal of Child Psychology and Psychiatry, tra il 1940 al 2015, l'esposizione indiretta al piombo, soprattutto a quello contenuta nella benzina, ha potato a 151 malattie o disturbi psichici che altrimenti non si sarebbero verificati. Negli Stati Uniti infatti, dagli anni '20 agli anni ‘8o la maggior parte della benzina era a piombo, questo ha causato chiaramente un'elevata concentrazione del metallo nell'aria, a cui sono state esposti quindi adulti e bambini per anni, generazione dopo generazione.
Data la pericolosità dell'esposizione a questo metallo, i Centers for Disease Control and Prevention hanno indicato come soglia massima di sicurezza per i bambini i 3,5 microgrammi per decilitro nel sangue, abbassando ulteriormente il valore che fino al 2021 era pari a 5 microgrammi per decilitro. Tuttavia, dalle analisi condotte dai ricercatori è emerso che ancora nel 2022 più di 170 milioni di persone negli Stati Uniti sono stati esposte durante l'infanzia a valori maggiori alla soglia meno recente.
Difatti ridurre a zero l'esposizione al piombo è impossibile, in quanto – spiega la Società italiana di tossicologia – il piombo è un metallo estremamente diffuso, in quanto è un componente naturale della crosta terrestra, ma anche il risultato di molte attività umane. Oltre ad essere stato aggiunto come additivo per la benzina per anni, è stato anche utilizzato nella produzione di vernici, smalti e batterie.
Le conseguenze sulla salute mentale
Confrontando questi dati con altri studi condotti negli anni sull'associazione tra livelli di esposizione infantile al piombo e sviluppo in età adulta di condizione psichiche, come ansia, depressione e ADHD, ma anche di problemi comportamentali e di personalità. I ricercatori hanno infatti elaborato un valore nuovo, diverso dal QI, che hanno chiamato "fattore di psicopatologia generale": secondo i loro calcoli, a causa dell'esposizione infantile al piombo, in questi 75 anni, negli Stati Uniti il fattore di psicopatologia generale è aumentato di 602 milioni di punti.