Il pesticida più comune fa male alla vista dei bombi e ne altera la memoria: li stiamo torturando
Il glisofato è il pesticida diserbante (o erbicida) più utilizzato in agricoltura poiché considerato poco tossico per l'essere umano e il suolo, tuttavia può avere un impatto significativo su altri esseri viventi. Un nuovo studio ha infatti dimostrato che questo composto chimico è in grado di ridurre la vista a colori dei bombi e di alternarne la memoria, con conseguenze “potenzialmente catastrofiche” per i preziosissimi e minacciati insetti impollinatori. Non è la prima volta che il glisofato finisce sul banco degli imputati per gli effetti sulla salute di bombi, api, vespe e altri imenotteri: lo studio “Glyphosate impairs collective thermoregulation in bumblebees” pubblicato su Science, ad esempio, aveva dimostrato che il composto altera la capacità degli insetti di regolare la temperatura della colonia, complicando l'allevamento delle larve con tutto ciò che ne consegue.
A determinare che il glisofato influenza negativamente la vista a colori e la memoria dei bombi è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati finlandesi dell'Università di Turku, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi dell'Unità di ricerca di ecologia e genetica dell'Università di Oulu, dell'Istituto delle risorse naturali della Finlandia, del Centro di biologia integrativa dell'Università di Tolosa (Francia), del Laboratorio di Entomologia dell'Università di Wageningen (Paesi Bassi) e di altri istituti. Gli scienziati, coordinati dal professor Marjo Helander, docente presso il Dipartimento di Biologia dell'ateneo di Turku, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver condotto un esperimento con due gruppi di bombi, uno esposto a una dose acuta ma bassa dell'erbicida e uno di controllo non esposto al composto chimico.
I due gruppi di insetti imenotteri sono stati liberati in una stanza con vari fiori artificiali colorati, metà dei quali contenenti una sostanza zuccherina (il saccarosio adorato dai bombi) e l'altra con chinino, una sostanza che non piace a bombi, api e calabroni. I bombi non esposti al glisofato hanno imparato rapidamente a riconoscere i “fiori” colorati contenenti lo zucchero e hanno continuato a frequentarli con precisione anche giorni dopo, evitando accuratamente quelli col chinino. I bombi esposti alla sostanza, tuttavia, non solo hanno dimostrato di sbagliare molto più spesso e di recarsi dai fiori spiacevoli, ma dopo alcuni giorni dimenticavano tutto ciò che di positivo avevano appreso. In un esperimento più semplice con due colori e dieci odori, i bombi esposti al glisofato non hanno commesso errori rispetto al gruppo di controllo, pertanto gli scienziati ritengono che la sostanza non li renda completamente ciechi ai colori, ma semplicemente determini un'alterazione della loro vista. Ciò può comunque avere gravissime conseguenze per questi insetti.
“Ci siamo concentrati sui tratti cognitivi delle api perché questi tratti determinano il successo del foraggiamento e il comportamento sociale degli insetti sociali e quindi la loro salute fisica. Sono davvero preoccupato. Anche una dose acuta molto piccola ha avuto un effetto dannoso sui bombi”, ha affermato il professor Helander in un comunicato stampa. “Il risultato è ancora più preoccupante se si tiene conto della quantità di erbicidi contenenti glifosato utilizzati a livello globale”, ha aggiunto lo studioso. “I risultati sono piuttosto preoccupanti considerando l'importanza della visione dei colori per i bombi. Anche piccoli disturbi nella visione dei colori possono essere catastrofici in termini di successo nel foraggiamento e nella riproduzione”, gli ha fatto eco il professor Olli Loukola, coautore dello studio.
I bombi sono insetti preziosissimi che rischiano l'estinzione a causa del riscaldamento globale, dato che non tollerano i cambiamenti climatici. Secondo uno studio dell'Università di Ottawa (Canada) il 50 percento delle popolazioni americane e il 17 percento di quelle europee sono crollate nel giro di un secolo, proprio a causa del clima alterato dalle emissioni antropiche di gas serra. Recentemente una corte californiana ha riconosciuto come “pesci” quattro specie di bombi per poter applicare norme di protezione più rigide previste solo per gli animali vertebrati. I dettagli della ricerca “Field-realistic acute exposure to glyphosate-based herbicide impairs fine-color discrimination in bumblebees” sugli effetti del glisofato sui bombi sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Science of The Total Environment.