Il Nilo si tinge di rosso sangue, ma le profezie bibliche non c’entrano nulla: la spiegazione
Negli ultimi giorni sui social network sono diventati virali alcuni video in cui vengono mostrate le acque del fiume Nilo tinte di rosso sangue. Le immagini, catturate da località sconosciute, sono particolarmente suggestive e in molti le hanno trovate davvero inquietanti. Terreno fertile per diffondere bufale che hanno attecchito rapidamente sulle bacheche di numerosi profili. Secondo la narrazione più in voga su TikTok e Instagram, infatti, l'acqua del Nilo – che attraversa otto Paesi africani – sarebbe stata trasformata in sangue esattamente come raccontato in una celebre profezia biblica.
Nello specifico, si fa riferimento alla prima piaga d'Egitto (delle dieci totali) riportata nel libro dell'Esodo o Secondo Libro di Mosè. Dio, in base a quanto indicato sulla Bibbia, inviò Mosè e il fratello Aronne dal faraone d'Egitto per chiedergli di liberare gli ebrei dalla schiavitù, tuttavia il faraone oppose il suo rifiuto. A causa di ciò Dio decise di scatenare le dieci piaghe sul popolo egizio, di cui la prima, secondo il racconto, è rappresentata proprio dalla tramutazione dell'acqua del Nilo in sangue. Ciò avrebbe ucciso tutti i pesci e gli altri abitanti del fiume, rendendo l'acqua non bevibile e condannando gli egizi a enormi sofferenze per fame e sete. Curiosamente, anche se sono tutte note come piaghe d'Egitto, in realtà solo l'ultima delle dieci viene espressamente indicata come tale, ovvero la morte di tutti i primogeniti maschi. Tutte le altre sono cosiddetti “prodigi”. Indipendentemente dal lessico, questo racconto è stato riportato in auge dal curioso fenomeno che ha colpito il lungo corso d'acqua, che si snoda anche nel Sahara per un totale di quasi 7.000 chilometri. La profezia, secondo diversi commentatori dei filmati, sarebbe legata all'attuale conflitto in Medio Oriente. Ma cosa è accaduto realmente?
Innanzitutto, che il Nilo si tinga di rosso non è assolutamente una novità. Era già accaduto diverse altre volte in passato e succederà ancora. La spiegazione scientifica del fenomeno è piuttosto semplice: si tratta infatti di una significativa fioritura algale (bloom) di microscopiche alghe che producono pigmenti rossi. Il fenomeno è ben noto nei corsi d'acqua, nelle foci e negli estuari fortemente inquinati da fertilizzanti azotati e da altri composti chimici, che favoriscono l'esplosione di queste alghe.
Una volte morte l'enorme biomassa in decomposizione può dar vita a vere e proprie zone morte, in cui i livelli di ossigeno diventano talmente bassi – a causa dei processi di putrefazione – che vengono uccisi tutti gli organismi non in grado di sfuggire. Tra le zone morte più famigerate vi è quella innanzi allo sbocco del fiume Mississippi, uno dei più inquinati a causa delle acque reflue contaminate prodotte dalle numerose aziende agricole e dagli allevamenti dislocati nell'area. I bloom algali sono spesso associati al rilascio di sostanze tossiche e sono favoriti anche da precipitazioni particolarmente abbondanti e dal cambiamento climatico. Non è chiaro cosa abbia scatenato il fenomeno nel fiume Nilo, ma di certo le profezie bibliche non c'entrano assolutamente nulla.