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Il mistero delle palle nere comparse a migliaia sulle spiagge dell’Australia: da dove arrivano

Due spiagge di Sydney sono state chiuse al pubblico per la presenza di migliaia palle nere. Non ci sono ancora i risultati delle analisi ma dai test preliminari sembrano essere grandi accumuli di catrame.
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Migliaia di misteriose palle nere grandi quanto palline di golf sono comparse, come dal nulla, su due spiagge di Sydney, lungo la costa Sud-Est dell'Australia. Le autorità stanno svolgendo tutte le analisi del caso per capire le origini delle misteriose palline, ma, in attesa dei risultati, le due spiagge interessate, quella di Coogee e quella di Gordons Bay, sono state chiuse al pubblico, tra martedì 8 ottobre e mercoledì 9 ottobre.

Anche se ancora manca la conferma definitiva dai laboratori, l'ipotesi più accreditata è che si tratti di palle di catrame, che si sarebbero formati verosimilmente dopo uno sversamento di petrolio in mare non denunciato alle autorità.

L'ipotesi delle palle di catrame

Il sospetto che si tratti di palle di catrame è diventato quasi una certezza, quando mercoledì 9 ottobre è emerso dai test preliminari effettuati sui campioni dei detriti che queste palle sono fatte di "un inquinante a base di idrocarburi, coerente con l'ipotesi secondo cui le sfere siano di catrame" ha comunicato il consiglio della città di Randwick, nella cui area di competenza si trovano entrambe le spiagge.

Gli idrocarburi sono infatti composti organici (idrogeno e carbonio), alla base del petrolio. E, proprio poco prima che venissero avvistate le misteriose palle nere, diverse fonti testimoniano di aver avvistato una sospetta macchia d'olio in mare ma su questo punto ancora non ci sono conferme ufficiali. C'è però un dettaglio inquietante che rende ancora più realistica l'ipotesi dello sversamento di petrolio: mercoledì mattina un surfista che si trovava a largo di Gordons Bay ha avvistato sulla superficie del mare un gabbiano morto, completamente coperto di nero.

Da dove potrebbe arrivare il petrolio

Nonostante tutti gli elementi sembrino portare all'ipotesi dello sversamento in mare di una notevole quantità di petrolio, all'autorità portuale locale non è arrivata nessuna segnalazione. Eppure, ricorda l'ente, "è responsabilità di tutte le navi "comunicare alle autorità eventuali fuoriuscite di petrolio o altri materiali in mare". Sta di fatto che le spiagge si sono riempite di queste strane palle nere – sono arrivate perfino nei pressi di un'isola di fronte alla costa, Wedding Cake Island – che ora gli operatori di diverse autorità di protezione ambientale, stanno raccogliendo.

Tuttavia, se le l'ipotesi dello sversamento di petrolio sarà confermata non basterà raccogliere le palle di detriti per eliminare il problema. Louise Morris dell'Australian Marine Conservation Society ha detto senza troppi giri di parole: "Se si tratta di petrolio, abbiamo un problema di pulizia di cui occuparci". Gli sversamenti di petrolio possono essere infatti un grave pericolo per gli animali e gli interi ecosistemi, con conseguenze anche per gli essere umani: non a caso per i grandi sversamenti di petrolio è stato coniato il termine di "disastri petroliferi".

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