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Il mistero del colibrì gigante risolto con l’aiuto di piccoli zaini

Diversamente da quanto finora ritenuto, le specie più grandi di colibrì (Patagona gigas) sono due e non una: entrambe vivono sulle Ande, ma solo una intraprende migrazioni straordinarie.
A cura di Valeria Aiello
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Il colibrì gigante si è sempre distinto per le sue dimensioni, ma ora si è scoperto che esistono due specie, di cui una compie una migrazione straordinaria / Credit: Xiaoni Xu | Macaulay Library | Cornell Lab of Ornithology
Il colibrì gigante si è sempre distinto per le sue dimensioni, ma ora si è scoperto che esistono due specie, di cui una compie una migrazione straordinaria / Credit: Xiaoni Xu | Macaulay Library | Cornell Lab of Ornithology

Uno studio durato otto anni ha portato a una scoperta inaspettata: le specie di colibrì gigante (Patagona gigas) che vivono sulle Ande sono due e non una, come finora ritenuto. Delle due, solo una intraprende migrazioni straordinarie che portano questi uccelli – circa otto volte più grandi di un colibrì dal mento nero – dalle Ande fino alle coste del Pacifico, dove si riproducono. L’altra specie rimane invece per tutto l’anno sulle vette andine.

Per questa specie, in particolare, che è anche la più numerosa pur essendo quella precedentemente non conosciuta, i ricercatori hanno proposto il nome di Patagona chaski, per le caratteristiche che gli esemplari condividono i chaski, gli antichi messaggeri dell’Impero Inca adattati a vivere alle alte quote. Per distinguere le due specie, gli studiosi hanno inoltre suggerito due più semplici nomi comuni: colibrì gigante settentrionale e colibrì gigante meridionale, per indicare, rispettivamente, la popolazione residente nel nord e quella migratrice del sud, che manterrà il nome latino Patagona gigas.

Sapevamo della migrazione di alcuni colibrì giganti, ma finché non abbiamo sequenziato i genomi delle due popolazioni, non ci eravamo mai resi conto di quanto fossero diversi” ha affermato la dottoressa Jessie Williamson della Cornell University, autrice principale della ricerca. L’osservazione che alcuni colibrì lasciano le coste del Pacifico dopo la stagione riproduttiva risale almeno al XIX secolo, quando Charles Darwin ipotizzò che questi uccelli migrassero nella regione del deserto di Atacama, nel nord del Cile.

Il mistero del colibrì gigante risolto con l'aiuto di piccoli zaini

Un colibri gigante con lo zainetto localizzatore / Credit: Chris Witt
Un colibri gigante con lo zainetto localizzatore / Credit: Chris Witt

Da allora, il mistero della loro migrazione è rimasto irrisolto, fino a quando i ricercatori del Museo di biologia sudoccidentale (MSB) dell’Università del Nuovo Messico hanno trovato un modo per posizionare dei localizzatori Gps in zainetti abbastanza piccoli e leggeri da non interferire con il volo di questi uccelli.

Il metodo è stato descritto in un articolo pubblicato sul Journal of Avian Biology nel 2021 mentre l’identificazione della nuova specie è stata dettagliata su Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS). “Ci sono voluti molti tentativi per trovare uno zainetto dal design adatto – ha aggiunto la dottoressa Williamson – . È stato difficile perché i colibrì sono leggeri, hanno ali lunghe e zampe corte. Sono i piccoli acrobati della natura”.

Seguendo il viaggio di otto colibrì migratori, i ricercatori hanno scoperto che questi uccelli non si limitavano a spostarsi dalla costa in quota, ma interrompevano la loro migrazione per periodi di giorni, per abituarsi alle nuove condizioni. “Nessuno aveva capito dove vanno i colibrì giganti migratori, perché questi uccelli si confondevano tra i colibrì giganti non migratori – ha aggiunto il professore e direttore del Museo di biologia del sud-ovest Christopher Witt – . Le due specie di sembrano quasi identiche: per secoli gli ornitologi e gli appassionati di birdwatching non si sono mai accorti che fossero diversi. E né avremmo potuto mai capirlo senza i tracker miniaturizzati”.

Il viaggio dalle coste del Pacifico alle alte vette delle Ande di un colibrì gigante durante la migrazione / Credit: Jessie Williamson.
Il viaggio dalle coste del Pacifico alle alte vette delle Ande di un colibrì gigante durante la migrazione / Credit: Jessie Williamson.

Il viaggio tracciato dagli studiosi ha mostrato che i colibrì migratori percorrono fino a 8.300 km dalla costa del Cile fino alle Ande del Perù e ritorno, il che rende la migrazione uno degli spostamenti di colibrì più lunghi, se non il più lungo al mondo. “Tra andata e ritorno, il viaggio è più lungo della distanza da New York a Istanbul, in Turchia” ha osservato Williamson che, insieme ai colleghi, sostiene che i colibrì giganti migratori e residenti ad alta quota si sono evoluti separatamente per circa tre milioni di anni, un tempo più che sufficiente per renderli specie distinte. Il diverso comportamento migratorio, d’altra parte, potrebbe essere ciò che ha favorito la speciazione, anche se al momento non è noto se tale comportamento sia stato acquisito da una specie o perso dall’altra.

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