Il misterioso centro vuoto della Galassia Fantasma e un dedalo di gas in un sublime scatto del Webb
Gli scienziati della NASA hanno diffuso una nuova, freschissima immagine catturata dal Telescopio Spaziale James Webb, che mostra la Galassia Fantasma (M74 o NGC628) con un dettaglio semplicemente sublime. Lo scatto è stato pubblicato sul profilo Flickr della dottoressa Judy Schmidt, specialista in post produzione di immagini astrofotografiche e ricercatrice presso il PHANGS (acronimo di Physics at High Angular resolution in Nearby GalaxieS) Survey, un progetto di ricerca internazionale volto a studiare i legami fra le stelle e il gas molecolare freddo delle galassie a spirale, come lo è la splendida M74. L'obiettivo, in parole semplici, è rilevare la formazione stellare dall'interazione tra il gas collassato e le polveri riscaldate che orbitano nel cuore galattico. La Galassia Fantasma si trova a 32 milioni di anni luce dalla Terra, nella costellazione dei Pesci; è un oggetto piuttosto debole se osservato da un piccolo telescopio "da giardino".
Come specificato, il dettaglio di M74 catturato dal Webb lascia senza parole. La galassia a spirale risultava già meravigliosa nelle immagini immortalate dal Telescopio Spaziale Hubble, ma l'occhio del nuovo strumento – che opera nell'infrarosso – è molto più sensibile e riesce a osservare attraverso le polveri, mostrando ciò che è celato dietro di esse. Ciò che osserviamo è una fitta rete di gas e polveri che interagiscono con dettagli senza precedenti. Nello specifico, si osservano le emissioni degli idrocarburi aromatici policiclici, oltre a un misterioso centro vuoto. L'immagine pubblicata su Twitter (che vedete qui in basso) risulta di colore viola proprio a causa delle emissioni di questi idrocarburi, mentre l'immagine di Schmidt ha più colori (falsi colori) per via dei tre filtri nel medio infrarosso applicati allo strumento MIRI del James Webb. Nello specifico i filtri sono MIRI F2100W per il rosso, MIRI F1130W per l'arancio e MIRI F770W per il ciano. Come indicato il telescopio opera nell'infrarosso, pertanto i colori non possono che essere ottenuti attraverso l'elaborazione. I filtri sono studiati proprio per esaltare i dettagli di gas e polveri che interagiscono fra di essi, con un dettaglio inimmaginabile fino ad oggi.
Come sottolineato dalla pagina di divulgazione scientifica “Chi ha paura del Buio”, l'immagine della Galassia Fantasma è stata scattata appena due giorni prima della pubblicazione, quindi gli scienziati devono ancora analizzarla a fondo. “È chiaro che rappresenta una miniera di informazioni per capire meglio come si distribuisce il gas in una galassia a livello locale. E poi c'è quella misteriosa regione vuota centrale, tutta da studiare”, sottolineano gli autori della pagina. Insomma da queste primissime immagini si capisce quale balzo in avanti possa essere compiuto grazie all'estrema sensibilità e alla potenza del Webb. Nei giorni scorsi siamo rimasti tutti estasiati e sbalorditi innanzi alle prime, meravigliose immagini catturate dal telescopio, un pacchetto che rappresenta non solo la pietra miliare di una nuova era della ricerca, ma anche un “biglietto da visita” sulle potenzialità dell'avveniristico strumento. Siamo solo all'inizio.